Pochi giorni fa, il primo luglio, sono scattate le prime sanzioni per il personale sanitario contrario all’obbligo di vaccinazione imposto al governo. Sanzioni che peraltro sono state molto soft: la sospensione dal posto di lavoro viene applicata come extrema ratio. Ciò nonostante, 300 operatori e medici di Brescia, Cremona, Bergamo e Mantova hanno presentato ricorso al TAR di Brescia .
Il ricorso al Tar contro l’obbligo di vaccinazione
Il ricorso è stato depositato lo scorso 22 giugno e si terrà la prima udienza il 14 luglio.
«Non è una battaglia no vax, ma una battaglia democratica. Qui si obbliga una persona a correre un rischio altrimenti gli viene impedito di svolgere la professione – spiega all’Ansa l’avvocato Daniele Granara -. L’Italia è l’unico Paese dell’Unione Europea a prevedere l’obbligatorietà per determinate categorie di soggetti della vaccinazione per la prevenzione della Sars-CoV-2».
Se il Tar dovesse dare ragione agli operatori sanitari si creerebbe un precedente che potrebbe porre fine all’obbligo di vaccinazione.