6.6 C
Milano
24. 04. 2024 11:36

Maxi isola pedonale a Milano: ragionare con l’ideologia non serve a nulla

Chiudere alle auto da Piazzale Castello a Loreto, il suicidio di una città

Più letti

L’idea di creare una maxi isola pedonale a Milano è astrusa quanto assurda. Come si può pensare di non far transitare vetture da piazza Castello fino a corso Venezia, corso Buenos Aires e piazzale Loreto? In quella che, a tutti gli effetti, è una delle arterie della città, che ospita tantissimi esercizi commerciali e che mette in collegamento una fetta molto importante di cittadini (quasi 800 stante i numeri riferiti nei giorni scorsi) e location strategiche. No, all’orizzonte di tutto sembra palesarsi la solita idea ideologica, quella che deve a tutti i costi dire di no all’utilizzo dell’automobile.

bollino nero
foto ipp- clemente marmorino- milano 19 05 2020 – coronavirus – fase 2 ripartenza – corso buenos aires – traffico ingorghi per la pista ciclabile

Maxi isola pedonale a Milano, ecco cosa potrebbe succedere

Immaginate di avere chilometri e chilometri di strade cittadine senza auto. Da una parte ci sarebbero molte persone che griderebbero: «Finalmente!». E, tra questi, anche l’amministrazione comunale, per la quale ormai l’automobile è divenuto il nemico per eccellenza. Dall’altra, però, dove le mettiamo tutte quelle persone che hanno necessità di transitare in quelle zone? E che dire dei commercianti, che si vedrebbero privati di un’altra fetta di possibili clienti dopo aver già vissuto pedonalizzazioni e arrivo di corsie ciclabili varie. Certo, i residenti potrebbero essere soddisfatti: per loro non ci sarebbe più il problema del parcheggio. Ma se fai pagare anche loro per entrare nella max isola pedonale a Milano, pensi sarebbero soddisfatti?

piazzale loreto area pedonale

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

La spasmodica voglia di piste ciclabili

Chi vive a Milano avrà capito che la rincorsa dell’attuale amministrazione locale punta soprattutto a due risultati: da una parte, giustamente, ridurre le emissioni di CO2 nell’aria. Dall’altra l’implementazione massiccia di corsie ciclabili, in quanto vede nelle biciclette e nei monopattini l’unica soluzione possibile a tutto quanto. Giusto così? Dite la vostra, per me è no. Certo, la maxi isola pedonale a Milano fornirebbe un vantaggio non da poco ai residenti, che di certo hanno un reddito più elevato degli abitati di Baggio o Quarto Oggiaro. Ma così facendo la città, indirettamente, renderebbe il Municipio 1 (quello del centro storico) un vero ghetto. Per ricchi, i quali però potrebbero fregiarsi di vivere nell’isola pedonale più grande d’Europa.

piste ciclabili a milano

Sei chilometri di maxi isola pedonale 

A intervento ultimato, la maxi area pedonale sarebbe lunga circa sei chilometri e creerebbe così una sorta di “bolla”, avulsa dalla realtà di una città fatta anche di periferie degradate. Un’ipotesi già bocciata da Confcommercio: «Creare la più grande area pedonale d’Europa – le parole del segretario generale di Milano Marco Barbieri – è certamente un’idea ambiziosa: renderla operativa può trasformarla in un rischio per l’attrattività di Milano. Una proposta che non è stata condivisa e discussa con chi opera, vive e lavora in quelle aree: un progetto di tale portata stravolgerebbe completamente gli equilibri dell’area, dalle attività commerciali agli eventi». Ma a qualcuno interessa chiedere il parere di chi vive in quelle zone? A quanto pare la risposta è no.

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...