Torna l’incubo delle frenate brusche sulla metro rossa di Milano. Questa mattina un treno in direzione Sesto si è bloccato improvvisamente all’altezza della stazione Cairoli.
La frenata sulla metro rossa di Milano: 12 feriti
Nella brusca frenata avvenuta questa mattina diversi passeggeri sono stati sbalzati a terra. Si contano 12 feriti: 11 donne tra 26 e i 65 anni e un uomo di 28. Per fortuna nessuno di loro è in grave condizioni.
Recentemente le frenate brusche sulla metro rossa di Milano erano finiti sui banchi di tribunale
Nel 2019 a causa di alcune frenate brusche in metro a Milano numerosi passeggeri riportarono delle contusioni. Dopo circa due anni di indagini sono finiti sul banco degli imputati con l’accusa di lesioni aggravate alcuni dirigenti dell’Alstom Ferroviario Spa, la società che produce i sistemi di segnalamento e controllo dei treni della linea rossa.
Frenate brusche in metro: l’accusa di lesioni aggravate
Le indagini partirono dopo la querela presentata da quattro passeggeri rimasti feriti proprio a causa delle frenate brusche in metro. Tra gli indagati con l’accusa di lesioni aggravate c’è il presidente di Alstom Andrea Rossi e Carlalberto Guglielminotti, amministratore di “Engie Eps“, società che si occupa del captatore di bordo sulle motrici della linea 2.
Atm aveva contestato ripetutamente il malfunzionamento del sistema di sicurezza: la prima segnalazione risale addirittura al 2011, seguita poi da un’altra nel 2017 e nel 2018. Solo dopo gli incidenti e la querela, Alstom si mosse per porre rimedio alle problematiche riscontrate sulla linea 2.
Secondo la perizia tecnica il fenomeno delle frenate brusche in metro è dipeso da un malfunzionamento nel sistema di segnalamento discontinuo, ovvero una sorta di “radar” che avvisa della presenza di altri mezzi sui binari. Tutto sarebbe dipeso da un banale cortocircuito della scheda elettronica all’interno del captatore di bordo.