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03. 05. 2024 23:17

Milano e la crisi dello scooter sharing: se ne va anche Cityscoot, è il fallimento di un progetto?

L'addio dell'ultima azienda segna un punto di svolta per il settore e solleva domande sul futuro della mobilità condivisa

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Milano, da sempre all’avanguardia nelle soluzioni di mobilità urbana, si trova ora di fronte a una sfida significativa, la crisi del settore dello scooter sharing. L’ultima notizia, l’addio di Cityscoot, segna un punto di svolta per il settore e solleva domande importanti sul futuro della mobilità condivisa nella metropoli lombarda.

Cityscoot lascia la partita dello scooter sharing a Milano: un epilogo inaspettato

Cityscoot, uno dei principali operatori di scooter sharing a Milano, ha annunciato il suo ritiro dalla città. Questa decisione segue una serie di difficoltà incontrate da altri operatori del settore, suggerendo un quadro più ampio di sfide per la mobilità elettrica condivisa. La partenza di Cityscoot lascia un vuoto nel panorama della mobilità urbana milanese e pone interrogativi sulla sostenibilità economica di questi servizi.

Cityscoot se ne va, addio allo scooter sharing a Milano
Cityscoot se ne va, addio allo scooter sharing a Milano

Le sfide dello scooter sharing a Milano

La crisi dello scooter sharing a Milano può essere attribuita a vari fattori. Tra questi, la crescente competizione nel settore, i costi elevati di gestione e manutenzione degli scooter elettrici, e le sfide logistiche e normative. Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo, modificando le abitudini di mobilità dei cittadini e riducendo la domanda per questi servizi. E pensare che, solo nel 2019, in città erano presenti ben sei aziende con i rispettivi servizi di scooter sharing: MiMoto, eCooltra, Zig Zag, GoVolt, Cityscoot e Acciona. Di questi, ad oggi, rimane traccia solo di eCooltra in città.

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Ripercussioni sull’ecosistema della mobilità urbana

L’addio di Cityscoot e di altri operatori di scooter sharing altera l’ecosistema della mobilità urbana milanese, influenzando sia gli utenti abituali che coloro che vedono in questi servizi un’alternativa sostenibile ai mezzi privati. La riduzione delle opzioni di mobilità condivisa potrebbe portare a un aumento dell’uso di veicoli privati, contrastando gli sforzi della città per ridurre il traffico e l’inquinamento.

Cityscoot se ne va, addio allo scooter sharing a Milano

La ricerca di soluzioni sostenibili

Il Comune di Milano e gli stakeholder del settore sono ora di fronte alla sfida di trovare soluzioni per rendere lo scooter sharing economicamente sostenibile e funzionale. Questo potrebbe includere l’esplorazione di nuovi modelli di business, il supporto normativo e incentivi per operatori e utenti.

Uno sguardo al futuro

La crisi dello scooter sharing a Milano non è solo un campanello d’allarme per il settore, ma anche un’opportunità per ripensare la mobilità urbana. Mentre la città si sforza di trovare un equilibrio tra sostenibilità ambientale e fattibilità economica, l’esperienza milanese potrebbe offrire lezioni preziose per altre città che affrontano sfide simili.

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