Milano, una delle città più emblematiche d’Italia, sta per assistere a una significativa trasformazione della sua celebre Galleria Vittorio Emanuele II. La Giunta di Palazzo Marino, guidata dall’assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte, ha approvato un piano di valorizzazione che prevede l’espansione della Galleria nel sottosuolo. Questo progetto, innovativo e ambizioso, punta a utilizzare spazi finora trascurati o parzialmente occupati da impianti di servizio.
La verticalizzazione della Galleria Vittorio Emanuele II: un nuovo approccio
Il progetto mira a sfruttare i livelli sotterranei della Galleria, attualmente inutilizzati o poco valorizzati. L’idea è quella di trasformarli in aree vivaci e funzionali, includendo la creazione di un locale cabaret e un passaggio sotterraneo che attraverserà l’Ottagono. La “verticalizzazione” rappresenta un cambio di paradigma nella gestione degli spazi urbani, combinando storia e modernità.
Collaborazioni private per la riqualificazione
La manifestazione di interesse da parte di Prada, storico inquilino della Galleria, ha dato il via a questo processo. Il famoso brand propone di sviluppare un collegamento sotterraneo tra i suoi negozi, con un investimento di oltre tre milioni di euro in lavori di bonifica e riqualificazione. Il Comune di Milano ha accolto favorevolmente l’iniziativa, riconoscendo i benefici sia in termini di valorizzazione degli spazi che di impatto economico.
L’Innovazione incontra la tradizione
La Giunta ha anche approvato la proposta del ristorante Savini per l’apertura di un teatro cabaret nel sottosuolo della Galleria. Questo progetto, che prevede un investimento di oltre 930mila euro, mira a combinare il fascino storico del luogo con un’offerta culturale moderna e vivace. Insieme a questi sviluppi, la Galleria Vittorio Emanuele II si conferma come un luogo unico, capace di rinnovarsi continuamente pur mantenendo il suo inestimabile valore storico e culturale.