Non si può dire che Milano non sia una città solidale. Ieri all’appello lanciato dai City Angels e dalla Comunità ebraica di Milano per sostenere concretamente i profughi afghani hanno risposto in migliaia.
La raccolta solidale per i profughi afghani
Così ieri sera i volontari con il basco blu hanno riempito davanti al famigerato binario 21, luogo da cui partirono i treni con i deportati verso i campi di concentramento, oltre mille scatoloni: circa duemila milanesi sono accorsi per donare vestiti, coperte, scarpe e tanti altri prodotti. Tra questi anche moltissimi beni di prima necessità, come cibi a lunga conservazione, che non verranno solo distribuiti tra i profughi afghani, ma anche tra i tanti senzatetto della città.
Gli afghani arrivati a Milano attraverso i corridoi umanitari dopo il ritorno al potere dei talebani sono circa 200. Verranno ospitati in alcune strutture già individuate dalla Prefettura. «Milan col coeur in man», recitava un vecchio proverbio in dialetto milanese: bisogna ammettere che anche in questo caso la generosità dei milanesi non è certamente mancata. «Milano ha dimostrato il suo grande cuore», ha dichiarato un soddisfatto Mario Furlan, leader dei City Angels.