“Notte europea della geografia”: quante iniziative in città

notte europea della geografia
notte europea della geografia

C’è bisogno di una “Notte europea della geografia”? Pensiamo di sì. Perché c’è bisogno di un momento in cui ricercatori e appassionati di geografia facciano conoscere i recenti sviluppi di una disciplina e di un mestiere sempre più silenzioso. A livello nazionale sono previste oltre cinquanta iniziative in trenta città, dal tardo pomeriggio fino a notte fonda, tra esplorazioni urbane, tavole rotonde e con l’uso di satelliti, droni, atlanti e carte antiche.

Per un giorno (anzi per una notte, ça va sans dire) molte delle attività che geografe e geografi in tutto il Paese svolgono costantemente saranno aperte alla partecipazione di tutti gli appassionati. Ma cosa significa conoscere la geografia nel mondo di oggi, quale utilità conserva e in che modo sta cambiando il suo apprendimento? Stefano Zecchi, filosofo ed ex assessore comunale alla Cultura, affronta per Mi-Tomorrow questi temi, suggerendo anche alcuni percorsi per conoscere meglio il nostro territorio.

Professore, la geografia rimanda a cartine e nozionismi: è una disciplina superata?
«Certo non è più quella di un tempo, però mi lasci anche dire che non è studiata come si dovrebbe».

Pensa che sia una materia poco conosciuta?
«Mi piacerebbe chiedere in giro agli adulti: qual è la capitale dell’Ecuador?».

Pochi risponderebbero.
«Immagino, credo che invece sia importante conoscere come siamo suddivisi, sapere dove sono le montagne più alte e quelle più basse: è bene conoscere la geografia politica e fisica perché danno il senso dell’appartenenza».

Forse a scuola non è insegnata bene.
«Non dico questo, il punto è che a volte viene trascurata: nei licei si studia sino alla fine storia e filosofia ma non la geografia».

Oggi la geografia si può apprendere con Google Maps.
«Sì ma c’è un rischio: se uno va su Google Maps si limita ad una funzionalità immediata che è necessariamente parziale».

E allora bisognerebbe tornare al vecchio mappamondo?
«Il mappamondo offre un’idea di appartenenza al mondo che gli strumenti di oggi non danno».

I milanesi conoscono la Lombardia?
«Non lo so».

E Milano?
«No assolutamente. Milano in realtà è un conglomerato di realtà più piccole, l’ovest non conosce l’est».

Quale itinerario suggerirebbe per chi vuole conoscere la città?
«Ci sono tante cose da vedere, la prima che mi viene in mente è che abbiamo i più bei romanici d’Italia. Poi direi la Statale con il suo cortile, la Torre del Filarete, Santa Maria delle Grazie, la chiesa del Bramante. Ci sarebbe poi un’altra strada».

Quale?
«C’è una bellissima rete museale, ci sono tante bellezze da scoprire che purtroppo si arrestano quando si arriva in periferia».

La periferia sta migliorando, non crede?
«Mah, se si va a Rogoredo o al Gratosoglio non si vedono belle cose, meglio andare nei nuovi quartieri come Porta Nuova o Citylife».

Sono luoghi che meritano una visita?
«Sì, è un modo per scoprire la bellezza della modernità architettonica».

I grattacieli hanno sollevato molte polemiche in passato.
«Milano è una città che accetta la contemporaneità, ne è abbellita, non è come Firenze o Venezia dove queste operazioni non possono essere realizzate».

Ci sono anche esempi minori come la chiesa di San Protaso che rischia di essere danneggiata dai lavori della M4.
«Milano è una città con tanta storia, gli esempi come quello di San Protaso sono tanti. Vedo che oggi c’è una tendenza a venerare il passato, a volte diventa una cosa inutile, sarebbe meglio trovare un giusto rapporto tra passato e contemporaneità».

Cosa ne pensa degli itinerari storico-letterari come ad esempio quello dei Promessi Sposi?
«Sono interessanti, aiutano a capire la città, a scoprire una bellezza che non è facile da cogliere».

Perché?
«Milano è una città segreta, la sua bellezza non è sfacciata e questo porta il visitatore a vedere la città con il senso della scoperta».

Dove consiglierebbe una gita fuori Milano?
«Nei borghi storici, è uscito da poco un bel libro su quelli lombardi. Suggerirei la chiesa abbaziale di Morimondo, un posto bellissimo nel Parco del Ticino. Un altro posto che merita è la chiesa barocca di Vigevano».

Restando più vicini a Milano?
«Si possono visitare le cascine, sono molto belle e si mangia pure bene».

Giovanni Seu

Piermaurizio Di Rienzo

SETTE EVENTI

TUTTI ALLA MONTAGNETTA
La classe 2D dell’istituto Pareto di via Gallarate 15 raggiungerà a piedi il Parco Monte Stella (la Montagnetta di San Siro) dove sarà impegnata in un’esercitazione di carattere geografico: dall’orientamento alla mappa mentale e al disegno del nuovo skyline milanese. È prevista, in particolare, l’osservazione geografica lungo la salita alla cima, facendo tappa anche al Giardino dei Giusti. Obiettivo: conoscere e percorrere un luogo significativo per la storia di Milano.
Domani alle 9.30
Parco Monte Stella
Via Enrico Terzaghi, Milano

GEOGRAFI IN CITTÀ
Si intitola “Geografi in città: idee e progetti nella Milano del cambiamento”. È l’appuntamento promosso dall’Università degli Studi di Milano quale momento di ricerca e confronto accademico tra esperti del settore proprio in occasione della giornata della geografia. Partecipa all’iniziativa la Food Policy del Comune di Milano che dal 2015 si impegna a garantire l’accesso al cibo sano e di qualità per tutti, promuovendo la produzione alimentare sostenibile e la diffusione di una cultura del consumo consapevole.
Domani alle 17.00
Teatro Munari
Via Bovio 5, Milano

LABORATORI MARINI
Sarà dedicato agli spazi marini l’evento “Raccontiamo tra terra, mare ed isole”, in programma sempre per la giornata della geografia. Partendo dall’ideazione da parte di un gruppo di alunni della scuola primaria di una favola che abbia come sfondo il mare e protagonisti i suoi abitanti si cercherà di stimolare delle riflessioni, tra grandi e piccoli, su questo spazio poco conosciuto ma fonte di fascinazione. Obiettivo: sviluppare la curiosità e la conoscenza del mare.
Domani alle 17.00
Bookshop “Franco Angeli” Bicocca
Piazza della Trivulziana, Milano

DA ISTANBUL A HORGOS
L’Università Cattolica organizza la presentazione del libro La rotta spezzata. Da Istanbul a Horgos sulla via dei migranti del professor Valerio Raffaele, un reportage scritto lungo le “strade della disperazione”. Ne discuteranno il professor Dino Gavinelli (Università degli Studi di Milano), Guido Lucarno (Università Cattolica del Sacro Cuore) e Cristina Carpinelli (CeSPI – Centro Studi Problemi Internazionali). A moderare l’incontro sarà il docente della Cattolica, Paolo Molinari.
Domani alle 17.00
Libreria “Vita e Pensiero”
Largo Gemelli 1, Milano

SULLE SMART CITY
L’incontro “Rappresentazioni trans-grafiche del mondo” propone una discussione tra arte, design e geografia sul significato delle diverse rappresentazioni cartografiche del pianeta. L’evento si svolge nell’ambito della mostra-evento Smart City: People, Technology and Materials, patrocinata da Comune di Milano, Regione Lombardia, Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Anci, Assolombarda, AISM e SIEC.
Domani alle 19.00
Superstudo 13
Via Gaspare Bugatti, Milano

A SCUOLA DI GEOPOLITICA
“Dove va il mondo? Chiedilo alla geografia!”. È l’incontro organizzato ad Agrate Brianza dove il geografo e docente universitario Fabrizio Eva illustrerà la capacità della geografia di rispondere a dubbi, di confermare certezze. Si parlerà della situazione in Israele/Palestina/Gaza e in Giordania, per descrivere come possa essere “geopolitica di pace” l’azione di una ONG che si occupa di costruire scuole e di assistere i profughi siriani.
Domani alle 21.00
Sala Consiliare
Via San Paolo 24, Agrate Brianza (Mb)

LA CULTURA RURALE
L’Università dell’Insubria organizza l’evento “Fra campagna e città: i luoghi e i racconti della cultura rurale prealpina”. Nella splendida cornice naturale del Parco Regionale Campo dei Fiori, è prevista l0apertura speciale e gratuita del Museo della cultura rurale prealpina che promuove criteri di salvaguardia, tutela e valorizzazione delle relazioni, materiali e immateriali. In serata è prevista una degustazione di salumi, formaggi e vino del territorio.
Domani alle 16.00
Museo della cultura rurale prealpina
Via Trieste 24, Brinzio (Va)


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