Shoah, ricordare non basta più

Oggi si celebra la giornata dedicata alle vittime della Shoah, ma cresce l’intolleranza

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Non solo una giornata. Ma più giornate. Per ricordare le vittime della Shoah. Oggi, 27 gennaio, si celebra la Giornata della Memoria che vede protagonista anche quella Milano “città medaglia d’oro della Resistenza” con tanti appuntamenti tra convegni, mostre, concerti e spettacoli dedicati alla più grande tragedia dell’era moderna.

 

Uno dei momenti clou, a riprova di come le celebrazioni si protrarranno, sarà domenica prossima, 2 febbraio, quando Liliana Segre, la senatrice a vita sopravvissuta ad Auschwitz, tornerà con la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità ebraica, al Binario 21 della Stazione Centrale, da dove partì a 14 anni, nel ’44, per il campo di sterminio.

 

Shoah, cresce l’antisemitismo

Pericoli. Eppure l’antisemitismo sta seguendo una curva ascendente preoccupante. Negli ultimi mesi è considerevolmente cresciuto nei social network. In particolare – secondo l’ultima rilevazione della Mappa dell’Intolleranza datata novembre-dicembre 2019 realizzata da Vox Diritti – su 63.724 tweet riguardo gli ebrei, 44.448 erano negativi, un numero lievitato rispetto ai 19mila tweet (di cui 15mila negativi) della rilevazione fatta fra marzo e maggio.

In percentuale nei messaggi di odio sul social la percentuale di quelli riguardanti gli ebrei è passata dal 10% al 24,81, con un aumento anche della loro aggressività. Solo le donne (con un 39%) hanno ricevuto più offese online. Il picco di messaggi antisemiti si è registrato in particolare nel periodo delle minacce a Liliana Segre e della sua messa sotto scorta.

E Vox Diritti – che ha delineato il progetto della mappa dell’intolleranza insieme alla Statale di Milano, la Sapienza di Roma, l’Aldo Moro di Bari e l’università Cattolica – segnala che se prima i messaggi antisemiti venivano in particolare dalla zona di Roma e dell’alto Lazio ora hanno una diffusione omogenea in tutta Italia, oltre al Lazio in particolare in Lombardia, Liguria e Piemonte.

Shoah, l’odio corre sui social

Twitter. La scelta di ricorrere soprattutto a Twitter, nonostante non sia il social network più utilizzato, è dovuta alla possibilità che lo strumento offre nell’avere libero accesso a tutti i contenuti postati, ovviando al fatto che l’utente autorizzi l’estrazione e l’accesso all’intero flusso dei contenuti.

«Indicandoci la “temperatura” del sentimento discriminatorio, le mappe termografiche – spiegano da Vox Diritti – ci pongono anche un quesito: esiste un rapporto tra la realtà politica e sociale del territorio e quella virtuale e volatile dei tweet? Una riflessione, che ci coinvolge tutti. Ma che ci spinge a pensare la Mappa dell’Intolleranza come uno strumento prezioso, per indagare nei sentimenti, a volte indicibili, degli italiani».

Ecco perché la Mappa sarà donata ai Comuni, alle Regioni, alle scuole, a chiunque abbia bisogno di fare un’efficace azione di prevenzione sul territorio. Info su voxidiritti.it.

Giornata della memoria, dieci appuntamenti a Milano

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