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26. 04. 2024 08:19

Via Bolla: un disagio meme dei social network

«ALER ha risolto il problema di via Bolla?» l'account prende di mira il lavoro di Regione, Comune e delle istituzioni

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Che via Bolla sia uno dei grandi problemi della città di Milano è cosa risaputa. Nella piccola via laterale a via Gallarate, infatti, vivono moltissime persone con dei problemi sociali importanti. Via Bolla, infatti, è abitata principalmente da popolazioni rom, pregiudicati o comunque persone con problematiche varie. In tutto questo rimane l’incognita del doppio ruolo Aler – Comune di Milano, con le due istituzioni che ovviamente si rimbalzano le responsabilità di turno. La prima, di emanazione regionale, è la titolare degli alloggi e quindi gestore anche dei suoi residenti. La seconda, invece, spettatrice interessata in quanto le varie case si trovano sul suo territorio.

Via Bolla
Via Bolla

Via Bolla, un problema da 33 milioni di euro

Solo lo scorso 20 giugno Regione Lombardia aveva annunciato un piano di riqualificazione pari a 33 milioni di euro di investimenti per le case Aler di via Bolla dal civico 26 al 42. Si tratta di interventi per la rigenerazione urbana, efficientamento energetico e, infine, la progettazione di riqualificazione integrale dell’edificio A tramite i lavori che dovrebbero cominciare ad ottobre 2022. Un barlume di speranza per una zona della città che vive ormai da oltre 30 anni nel degrado, sperando solo che l’annuncio di Regione Lombardia non sia solo propagandistico, dal momento che ci troviamo in campagna elettorale.

chiara ferragni
maxi rissa via bolla

E ora parte il conteggio anche sui social

Da qualche tempo, su Twitter, è nato un profilo dal nome che non ha di certo bisogno di interpretazioni: «ALER ha risolto il problema di via Bolla?» Questo account, raggiungibile al nick @aler_via_bolla, dal 16 luglio scorso condivide quotidianamente un tweet informando la cittadinanza circa lo stato di avanzamento dei lavori. E rispondendo, di fatto, alla domanda che si pone l’account stesso: ALER ha ripoto il problema di via Bolla? Il tutto, come detto, è cominciato il 16 luglio scorso con un semplice tweet: «No!» Seguito dagli hashtag #milano #viabolla #gallaratese (Gallaratese è il nome del quartiere della città). Da lì un tweet uguale, ogni giorno, con qualche eccezione dove il «No!» È stato sostituito da «No, non è stato ancora risolto!». La sostanza, però, è sempre la stessa.

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