Gigi Proietti se n’è andato tragicamente nel giorno del suo compleanno. È un pò come l’epilogo di una commedia dall’humour nero sul quale aveva sempre ironizzato: «Che dobbiamo fa’? La data è quella che è, il 2 novembre».
Il mattatore italiano. Proietti era stato ricoverato in ospedale pochi giorni fa per alcune complicazioni cardiache. Oggi avrebbe compiuto 80 anni.
Si affacciò al mondo del teatro durante gli anni dell’università e fin da subito si intravidero quelle qualità che lo portarono a diventare il mattatore del teatro e della televisione italiana: passava dalla musica alle celebri macchiette di Petrolini, fino ad arrivare al teatro impegnato di Shakespeare.
Nel 1970 la grande occasione: sostituì Domenico Modugno accanto a Renato Rascel nel musical “Alleluja, brava gente” di Garinei e Giovannini. Da lì un’escalation di successi teatrali: “Caro Petrolini, “Cyrano”, “I sette re di Roma” fino all’indimenticabile “A me gli occhi please”.
C’è spazio anche per il successo sul grande e piccolo schermo. Nel 1976 esce “Febbre da Cavallo” capace di far ridere generazioni di spettatori. Nel 1996 è protagonista invece della serie dei record d’ascolto “Il maresciallo Rocca” nel ruolo di un carabiniere padre di quattro figli che tutti gli italiani vorrebbero incontrare.