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13. 05. 2024 02:20

«Il mondo non vi ha meritati»: la lettera di Chiara Tramontano a Giulia e Thiago

Le strazianti parole di addio di Chiara per la sorella e il nipote

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«Cara Giulia, è difficile per me stare qui oggi e trovare le parole giuste, mi sento incredibilmente vuota»: così inizia la straziante lettera di Chiara Tramontano alla sorella Giulia e al bimbo che portava in grembo, il piccolo Thiago, che sarebbe dovuto nascere tra due mesi. Il dolore nelle parole della sorella della 29enne uccisa dal fidanzato a Senago è evidente e toccante.

Chiara Tramontano: «Dove sei Giulia?»

«Solo il dolore della tua perdita – continua la lettera della sorella di Giulia – mi fa sentire che il mio cuore batte ancora. E che agonia. Sapere di essere rimasti qui senza te e Thiago, ergastolani del tempo e del dolore, barcollanti nel buio del futuro ed impauriti di non ritrovare la strada. E tu, dove sei? E lui? Che viso ha Thiago? Scalcia? Ti sorride? Piange?»

«Io vi immaginavo guancia a guancia, stesi su un prato di tulipani, lui che li raccoglie e tu che ti arrabbi. E d’un tratto vi voltate verso di noi sorridendo. Ma, forse, questa è solo un’illusione che ci sottrae per un attimo alla realtà, dove il tempo scorre inesorabile, il sole soccombe alle nubi e perfino il mare ha perso la forza di infrangersi sugli scogli. Questo è il triste ritratto che si raffigura davanti ai miei occhi se penso ad una vita senza voi».

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E ancora: «Prima di quel maledetto giorno – quello in cui Impagnatiello tolse loro la vita, ndr – tu hai saputo regalarci la più grande delle gioie. Con la notizia dell’arrivo di Thiago, mamma e papà hanno conosciuto la gioia incontenibile di diventare nonni, io e Mario di essere chiamati zii, la nonna di essere bisnonna, gli zii ed i cugini prozii… e pure il Napoli di vincere lo scudetto».

Poi Chiara Tramontano rivolge un altro grande e dolce pensiero al bimbo: «Thiago, cosa daremmo per vedere il tuo viso. Saresti nato a luglio, un leone come me ma con la smisurata sensibilità della tua mamma Giulia. Saresti stato coraggioso e forte come nonno Franco, ironico e socievole come nonna Loredana, gioioso come zio Mario. Amato e protetto da tutti noi, che vivevamo in funzione della tua nascita e contavamo i giorni che mancavano al nostro primo incontro».

La lettera poi prosegue con il ricordo di quando Giulia aveva lasciato Sant’Antimo, Comune in provincia di Napoli, per andare a vivere nel Nord Italia, alla ricerca di indipendenza, carriera e una vita migliore. «In 29 anni hai affrontato mille difficoltà, sei caduta e ti sei rialzata, ti sei demoralizzata e poi rasserenata, hai pianto, inveito, odiato, amato, e gioito. Mamma e papà ti hanno sempre guardato da lontano, non senza timore, non senza preoccupazione, ma con il desiderio fermo di non essere invadenti e lasciarti vivere».

Infine la conclusione, con un ultimo straziante saluto a Giulia e a Thiago: «Distendete queste ali, seguite il sole e volate lontano da questo mondo che non vi ha meritati. Ma non dimenticate di lasciare una piccola traccia lungo la strada, così che noi sapremo sempre dove raggiungervi. Con l’amore eterno, smisurato ed insaziabile che solo io, Mario, mamma e papà conosciamo, vi auguriamo buon viaggio. E come diceva mamma: “scrivimi quando arrivi”».

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