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25. 04. 2024 22:23

Massimo Galli e l’inchiesta sul concorso truccato. Gli inquirenti: “Una protagonistica regia”

"I rapporti personali tra Galli e Riva possedevano un’intensità tale da far sorgere il sospetto che il candidato Riva venisse giudicato non in base ai titoli e al risultato delle prove, ma in virtù della precostituita volontà di Galli di avvantaggiarlo"

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Si ingarbuglia sempre più la questione legata al concorso truccato all’università Statale che vedrebbe coinvolto l’infettivologo ed ex primario all’ospedale Sacco Massimo Galli. Nei giorni scorsi il diretto interessato, a precisa domanda da parte di alcuni giornalisti, aveva sentenziato: «Non ho mai truccato quel concorso». Una frase che, però, stona con la sua decisione di non farsi interrogare dai magistrati. Eppure, stante le intercettazioni telefoniche contenute negli atti d’indagine, la storia appare molto diversa.

Massimo Galli, per gli inquirenti ha premeditato tutto

Il ruolo di professore associato presso il dipartimento diretto dallo stesso Massimo Galli è andato al candidato Agostino Riva, mentre il suo avversario, molto più titolato di lui, vale a dire il primario all’ospedale Niguarda Massimo Puoti, si è ritirato. Il problema, come scrivono gli inquirenti e come è riportato da Il Fatto Quotidiano, è che «… I rapporti personali tra Galli e Riva possedevano un’intensità tale da far sorgere il sospetto che il candidato Riva venisse giudicato non in base ai titoli e al risultato delle prove, ma in virtù della precostituita volontà di Galli di avvantaggiarlo».

Il legame tra Galli e Riva e il ritiro di Puoti

Lo stesso Galli, nel luglio 2020 a nomina già avvenuta, in un’altra intercettazione spiegava «Ecco, per cercare di uscire dal fondo della classifica (…) abbiamo fatto le operazioni che dovevano essere fatte portando avanti Agostino (…) è chiaro che insomma, giocare tutte le carte diventa veramente difficile. Si fa tutto quello che si può fare eh». Frase che, secondo la Procura, rappresenta la «… definitiva conferma dei favoritismi compiuti per far conseguire a Riva l’importante incarico».

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Taroccato il verbale della commissione

Massimo Galli è indagato con l’accusa di falso per aver taroccato un verbale della commissione giudicatrice. In un’altra intercettazione del 25 ottobre 2019 Galli, presidente della stessa commissione, dialogando con il commissario e docente de La Sapienza di Roma Carlo Mastroianni (indagato a sua volta) dice: «Mi dispiace perché spero che non ci siano rogne insomma… sono due domande (di ammissione, ndr), però mi auguro che una delle due vada a sparì se no viene fuori un bel casino». Cosa che sarebbe da ricollegare con la mancata revoca dell’altro candidato, che li avrebbe costretti a sminuirne indebitamente il curriculum e a esporsi a probabili ricorsi.

La regia orchestrata da Massimo Galli 

Ancora gli inquirenti: «Ciò che sorprende è che tale attribuzione dei punteggi sia stata preordinatamente decisa da Galli per favorire Riva e comunicata agli altri commissari soltanto in seguito… giova evidenziare che in relazione alla scelta delle materie non vi era stata alcuna concertazione da parte della commissione ma il mero assenso degli altri componenti alla protagonistica regia di Galli». Il quale fu al fianco di Riva il giorno dell’esame. Durato appena 20 minuti.

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