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27. 07. 2024 03:54

Milano Fashion Week, Stella Jean lascia e annuncia sciopero della fame: il motivo

Il gesto inaspettato della stilista Stella Jean, pupilla di Armani e membro della Camera della Moda Italiana: ecco cos'è successo

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Ancora non è iniziata e la Milano Fashion Week comincia già a far parlare di sé: questa volta è per la stilista Stella Jean, una delle pupille di Giorgio Armani, che ha deciso di abbandonare la presentazione del prestigioso evento milanese e ha annunciato lo sciopero della fame. Scopriamo insieme qual è il motivo e cosa ha portato la fashion designer a prendere questa drastica decisione. Non è la prima volta che Stella, classe 1979, nata a Roma da madre haitiana, accende i riflettori su tematiche sensibili.

Milano Fashion Week: l’abbandono inaspettato di Stella Jean

Durante la conferenza stampa a Palazzo Reale per la presentazione della Milano Fashion Week, ad un certo punto, è successo qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato. Stella Jean, tutto ad un tratto, ha deciso di alzarsi e compiere un gesto che ha sconvolto i presenti, tra colleghi della stilista, artisti di vario calibro, ospiti e giornalisti.

Proprio mentre il presidente della Cnmi – Camera Nazionale della Moda Italiana – Carlo Capasa stava tenendo il suo intervento come previsto, la fashion designer si è alzata per prendere parola e, con grande coraggio, ha denunciato davanti a tutti la «poca inclusività» della settimana della moda milanese. Il motivo del gesto e l’obiettivo della stilista, nel giro di qualche secondo, sono diventati chiari a tutti.milano fashion week

Milano Fashion Week: il discorso-denuncia di Stella Jean

Stella Jean dunque, nel bel mezzo della presentazione della Milano Fashion Week, ha tenuto il suo discorso-denuncia. La stilista, membro della Camera della Moda Italiana, ha così parlato della manifestazione di moda in programma nel capoluogo milanese dal 21 al 27 febbraio prossimo: «Nessuna promessa fatta dal presidente della Camera nazionale della moda italiana è stata mantenuta», ha iniziato.

«Finché non verrà data un’opportunità al collettivo Wami e le minoranze non verranno messe al riparo continuerò lo sciopero della fame che ho iniziato oggi». Inoltre, secondo la fashion designer, la Camera ha «ridotto significativamente» il sostegno al collettivo Wami, ‘We are Made in Italy’, fino al punto da rendere impossibile la sua partecipazione a questa Milano Fashion Week.

E ancora: «Noi eravamo in apertura del calendario delle sfilate di febbraio ma ci siamo dovuti ritirare perché, come paghiamo le collezioni se i ragazzi non hanno i mezzi?», si è domandata infine Stella Jean con aria di sfida e di delusione al tempo stesso.

La risposta di Capasa alle parole della stilista

Non si è fatta di certo attendere la risposta di Carlo Capasa, il quale ha spiegato che la Camera ha fornito supporto a Wami per due anni. Per quattro stagioni, insomma. Il presidente della Cnmi poi replicato: «Quello che potevamo fare lo abbiamo fatto. Per questa fashion week ci era stato chiesto uno spazio per Wami e Stella Jean e lo abbiamo trovato, ora entrambi gli slot sono rimasti vuoti», ha osservato.

Infine Capasa ha concluso pronunciando questa frase, riferendosi alle parole provocatorie della stilista romana con origini haitiane da parte di madre: «Quello che abbiamo promesso, noi lo abbiamo fatto, ma non possiamo ora trasformarci in imprenditori».

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