Il piano di scaglionamento degli orari studiato dal prefetto Renato Saccone e dal sindaco Sala non entrerà in vigore domani, 7 gennaio, ma l’11 gennaio. Il motivo è legato alla volontà del governo di far slittare la riapertura degli istituti scolastici di grado superiore a tale data.
I nuovi orari. A Milano, con la riapertura delle scuole, entro le 8 entreranno in classe il 40% degli studenti ed entro le 9.30 il restante 10%, per consentire poi progressivamente il rientro in classe del 75% degli studenti, suddiviso rispettivamente in 50% e 25%.
I negozi non alimentari (ad esclusione di edicole, tabacchi, farmacie e parafarmacie) apriranno alle 10,15, i servizi alla persona, così come quelli bancari, assicurativi e finanziari, potranno aprire dopo le 9,30.
Per quanto riguarda le aziende, le attività produttive del settore manifatturiero dovranno anticipare l’orario di inizio entro le ore 8, mentre gli atri settori, in particolare quelli amministrativi, direzionali e di consulenza, apriranno dopo le 9,30.
I professionisti potranno ricevere i clienti dopo le 10, preferibilmente su appuntamento. Le università saranno invitate ad iniziare le lezioni in presenza dalle 10.
Tutto questo senza dimenticare l’importanza dello smart working sia per le aziende pubbliche che privato.