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26. 04. 2024 13:41

A Milano l’auto della scorta di Giovanni Falcone. Sala: «Questi rottami sono un monumento alla vita»

Rimarranno esposti per qualche giorno accanto al Duomo i resti dell'auto della scorta di Giovanni Falcone

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Una teca esposta in piazzetta Reale. A due passi dal Duomo, fino al 22 marzo, è possibile osservare i resti della Quarto Savona Quindici, l’auto su cui viaggiavano gli uomini della scorta di Giovanni Falcone che persero la vita il 23 maggio 1992 nella strage di Capaci.

I resti dell’auto della scorta di Giovanni Falcone

L’assistente Antonio Montinaro, i due agenti Rocco Dicillo e Vito Schifani. Questi i tre nomi della scorta che viaggiavano sulla Fiat Croma devastata da 500 kg di tritolo. L’esposizione dei resti nella teca, nel trentesimo anniversario della strage, è promossa dal Comune di Milano, che ha accettato la proposta di WikiMafia e dell’associazione “Quarto Savona Quindici” con l’obiettivo di permettere ai cittadini milanesi di vedere quello che è un vero e proprio monumento contro la mafia nel cuore della città e un ricordo di Giovanni Falcone.

giovanni falcone

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«Questi rottami sono per noi un monumento alla vita, perché la mafia è ignoranza, morte e paura e Milano vuole essere legalità e libertà, tutto il contrario. Questo monumento è un simbolo di rinascita, speranza e vita. Grazie a Giovanni Falcone, a Borsellino e alle forze dell’ordine e a chi sta sempre dalla parte della legge, il loro sacrificio non può essere stato vano», ha commentato il Sindaco Beppe Sala.

Sulla questioni profughi

Il primo cittadino, alle domande dei giornalisti, si è anche soffermato sulla questione profughi in arrivo a Milano: «Al momento la situazione è sotto controllo anche se devo confessare, come tutti i miei colleghi sindaci, che ad oggi non possiamo sapere con esattezza quanti ne sono arrivati in quanto un po’ di loro trovano accoglienza diretta e non vanno ad autodenunciarsi in questura. Reputiamo però che alcune migliaia ne sono già arrivati», ha concluso Sala.

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