Anche Milano ha voluto ricordare quest’oggi i vent’anni dall’attentato dell’11 settembre. Lo ha fatto nell’omonima piazza del capoluogo meneghino ponendo alcune corone di fiori in ricordo delle vittime della tragedia. A presenziare l’evento il primo cittadino, Beppe Sala, il prefetto, Renato Saccone e il console americano a Milano, Robert Needham.
Sala: «L’11 settembre eravamo tutti americani»
«Milano, Medaglia d’Oro della Resistenza e custode della lotta partigiana, riafferma oggi la sua più profonda solidarietà e vicinanza agli Stati Uniti d’America, – ha dichiarato Sala nel suo discorso – la nazione che più ci ha aiutato a liberarci dall’orrore nazifascista, e che per merito dell’alleanza Nato da 72 anni tutela la nostra sicurezza e la nostra libertà».
Il primo cittadino ha colto l’occasione per ribadire la vicinanza ideologica tra due grandi metropoli come New York e Milano. «L’11 settembre del 2001 eravamo tutti americani, e a distanza di 20 anni lo siamo ancora di più, perché New York City e l’America sono il motore di un mondo libero, democratico e aperto. – ha sottolineato il sindaco -. Milano e l’Italia sono unite con gli Stati Uniti da valori e visioni comuni, e il dolore di questo anniversario è parzialmente lenito dall’amicizia profonda che ci lega. Milano e New York City sono metropoli dinamiche, che credono nell’apertura e nell’accoglienza. Per la nostra città la capacità di New York City di far convivere persone di diversa etnia, religione o cultura e dare loro uno spazio di idee e azioni per realizzare i loro sogni è un modello di enorme ispirazione».