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17. 05. 2024 05:02

Studenti sotto la sede della Regione: «Mancano 10mila borse di studio»

Una protesta che ha riunito tante sigle universitarie sotto il Pirellone dove si sta discutendo di bilancio

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Gli studenti universitari milanesi hanno protestato questa mattina davanti al Pirellone in occasione dell’inizio della sessione di bilancio “contro i tagli decisi dalla Regione Lombardia” sul diritto allo studio. Il presidio è stato convocato dalle liste studentesche Udu, Studenti indipendenti, Terna Sinistrorsa, UniSì, Svoltastudenti e Parola agli studenti.

Studenti e borse di studio: l’affondo contro Regione Lombardia

I partecipanti hanno esposto diversi striscioni con slogan come “Senza borse di studio contateci tra gli abbandoni”, “Tagli all’università, un’eccellenza lombarda” e con un maxi assegno finto con scritto “Diritto allo studio, dodici milioni” e firmato Attilio Fontana.

sciopero nazionale degli studenti
Studenti – Immagini di repertorio

«Saranno ben 10mila, quest’anno, gli idonei non beneficiari, ovvero tutti quegli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi che anche quest’anno rimarranno ancora privi della borsa di studi. L’anno scorso gli Atenei lombardi hanno garantito i fondi mancanti per coprire le restanti borse, ma l’intenzione potrebbe non rimanere più tale», gridano degli studenti.

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«Ci saremmo aspettati una maggiore sensibilità nei confronti delle politiche sul diritto allo studio mentre tutt’oggi ci troviamo in una situazione addirittura quasi peggiore rispetto a quella dello scorso anno: meno fondi regionali, più idonei non beneficiari», concludono i giovani.

Studenti in protesta: parla il comitato delle università lombarde

Sul tema è intervenuta anche il Comitato regionale di Coordinamento delle Università lombarde, il Crul: «In questi giorni i nostri Atenei stanno pubblicando le graduatorie degli studenti idonei per le borse DSU, da cui emerge una forte crescita del fabbisogno per il finanziamento delle borse stesse, a causa, in primis, dell’adeguamento del loro importo al costo della vita. Tale fabbisogno cresce in maniera considerevole, incompatibile con i bilanci degli Atenei. Il finanziamento di queste borse di studio, che adempiono al precetto costituzionale di garantire l’accesso all’istruzione superiore agli studenti capaci e meritevoli, dovrebbe rappresentare una priorità per il Paese. Purtroppo, i segnali che riceviamo non vanno in questa direzione».

studenti
studenti

«Le proteste che si sono levate dal mondo studentesco e le richieste di intervento da parte delle Università sono rimaste, finora, inascoltate. In questo contesto, sentiamo fortemente la responsabilità di rispondere alle aspettative di migliaia di studenti e di famiglie. Tale taglio al diritto allo studio ha anche ulteriori ricadute negative che conducono alla compressione di altre spese e investimenti che non potranno essere procrastinati oltre l’anno prossimo. Oltre a ciò, risultano fortemente penalizzate iniziative a favore di spazi di aggregazione e servizi per le comunità studentesche».

«Il problema del finanziamento adeguato del diritto allo studio (e quindi, oltre che delle borse di studio, degli alloggi per gli studenti pendolari e fuori sede) è strutturale e non può essere scaricato sulle spalle degli Atenei».

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