Dal prossimo giovedì, 10 dicembre, la Svizzera dovrebbe chiudere i collegamenti ferrovieri con l’Italia, a causa dell’impossibilità di rispettare alcune misure – come la misurazione della temperatura a bordo – previste dall’ultimo Dpcm italiano.
Reazioni. La chiusura sarà un problema soprattutto per i lavoratori transfrontalieri lombardi. La ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, ha comunicato che si metterà in contatta con la sua omologa svizzera almeno per garantire i servizi essenziali.
Nel frattempo dal Pirellone passano all’attacco. «L’interruzione dei treni tra Italia e Svizzera, annunciata dalle Ferrovie elvetiche, è figlia di un pasticcio determinato dall’ultimo Dpcm che introduce norme eccessivamente burocratiche per i viaggiatori in ingresso dalla Svizzera – scrive l’assessore regionale Claudia Maria Terzi -. È necessario che il governo rimedi nel più breve tempo possibile al danno arrecato ai lombardi e in particolare ai frontalieri. Scriverò al ministro per chiedere interventi rapidi. È del tutto evidente che il Governo abbia emanato delle norme senza valutare le ricadute concrete, e gravi, per i lombardi».
