A partire da oggi, mercoledì 15 dicembre, scatta l’obbligo vaccinale per alcune categorie lavorative, ovvero il personale scolastico e le forze dell’ordine, tra cui gli stessi ghisa. Il sindacato Sulpm, uno dei più rappresentativi tra la Polizia Municipale di Milano però non ci sta e promette guerra al nuovo provvedimento imposto dal Governo.
Sindacato Sulpm, tra sostentamento e presa di responsabilità
Il sindacato Sulpm si era già esposto a più riprese sia contro il Green Pass e contro l’obbligo vaccinale. A partire da oggi tutti gli agenti non vaccinati saranno sospesi: non perderanno l’impiego, ma al tempo stesso non riceveranno neanche lo stipendio.
Per tale motivo i rappresentanti dei Ghisa stanno pensando a due soluzioni. Da un lato il sindacato punta al sostentamento in qualche forma dei 200-300 ghisa no Vax presenti a Milano. Dall’altro, invece, chiede che per tutti coloro, che messi alle strette decideranno di vaccinarsi, una presa di responsabilità da parte del datore di lavoro – in questo caso il comandante Marco Ciacci – nel caso in cui il vaccino provochi danni alla salute.
«Lasciare alla fame degli onesti lavoratori – si legge nella lettera scritta dal segretario del sindacato Sulpm, Daniele Vincini – a qualsiasi categoria appartengano, è poco etico, soprattutto per l’esito negativo che lo stesso green pass ha sortito, in quanto, da non strumento sanitario, ha dato il lasciapassare senza controllo alcuno anche a portatori del virus, incoscienti di esserlo».