In via dei Giardini, costruito nel ‘700 ed inaugurato nel 1941, sorge il parco pubblico più piccolo di Milano: il Giardino Perego. Misura appena poco più di 4mila metri quadrati e prende il nome da quella che una volta era la storica villa appartenente alla famiglia Perego di Cremnago. Oggi è una delle pochissime oasi verdi superstite costruite in città nel XVIII secolo.
Giardino Perego: la storia del parco più piccolo di Milano
Giardino Perego sorge in una lussuosa zona un tempo caratterizzata da colorati e curatissimi giardini privati ai piedi di palazzi signorili. Con i suoi 4.183 metri quadrati di superficie, oggi è sconosciuto ai più, ma si tratta di un vero e proprio gioiello meneghino. È considerato il più piccolo parco pubblico milanese.
Nei secoli scorsi, le famiglie nobiliari cittadine erano solite commissionare giardini e spazi verdi adiacenti alle proprie abitazioni. E così fece anche la famiglia Perego, che risiedeva in un palazzo costruito nel ‘500 e andato distrutto con i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Oggi non rimane nulla di questa casa. È rimasto però il prezioso giardino.
Passeggiandovi all’interno è possibile vedere ancora la statua di Vertumno, il Dio dei giardini e della frutta. È stata lasciata Perego, tra le molte che ornavano la loro proprietà in origine. Ci sono poi chioschi e bar (soprattutto mobili)m una piccola area giochi per i bambini e un’altra per coloro che vogliono praticare attività fisica all’aperto.
Insomma, in uno spazio così piccolo (soprattutto rispetto agli altri parchi di Milano) c’è tutto il necessario. È un luogo funzionale, facilmente raggiungibile ed è adatto sia a grandi, sia a piccini. Si trova in un’area storica e centrale della città, tra la lussuosa via Montenapoleone e la frequentata piazza Cavour. Nonostante ciò però è tutt’altro che caotico. È un giardino nel quale è possibile rilassarsi e godersi un po’ di tranquillità.
Com’è fatto Giardino Perego
Originariamente il Giardino Perego era più grande di come lo vediamo oggi. Nel 1940, lo spazio verde vide un ridimensionamento. In accordo con il Comune di Milano, la famiglia proprietaria vendette una parte di parco per lasciare spazio a cemento e asfalto per la costruzione di strade.
Allo stesso tempo inoltre Palazzo Marino aveva acquistato un’altra porzione da rendere aperta al pubblico e ai cittadini. I lavori si conclusero ufficialmente l’anno successivo, nel 1941, quando si tenne l’inaugurazione ufficiale.
Al centro di questo piccolo ma delizioso spazio si trova un grande bagolaro che salta subito all’occhio per le sue dimensioni. Diverse sono poi le specie presenti. Dall’acero campestre all’albero di Giuda, dal tasso alla magnolia, dal carpino bianco all’ippocastano.