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23. 04. 2024 23:58

Natura e cultura un binomio possibile, Francesca Colombo: «BAM è l’agorà di Milano»

Presentato il programma di eventi gratuiti della nuova stagione.

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Il binomio natura e cultura è parte di quello di cui ha bisogno una città moderna, che oggi deve necessariamente guardare alla sostenibilità. Questo è uno dei principi che cinque anni fa hanno spinto la Fondazione Catella a credere in un progetto come BAM-Biblioteca degli Alberi, che nel 2023, per la nuova stagione culturale, prevede oltre duecento eventi, partiti domenica scorsa.

Oltre 200 eventi per il quinto anno di BAM, Catella: « Una sfida, un modello innovativo da replicare»

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«BAM è una sfida – afferma Kelly Russell Catella, Direttore Generale Fondazione Riccardo Catella – crediamo che questa scommessa possa diventare un modello innovativo da replicare». Il tema della sostenibilità è centrale da sempre per BAM: «L’area di Porta Nuova prima di BAM era una zona a rischio per i temi ambientali, oggi non è più così. – prosegue Russell Catella – Il rafforzamento della natura in punti della città facilita questi temi e va incontro alle esigenze verdi declinate a livello europeo».

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Ricco il programma culturale presentato da BAM, che prevede eventi gratuiti e aperti a tutti: «Si tratta di un palinsesto contemporaneo, in grado di parlare alle persone», conferma Francesca Colombo, Direttore Generale Culturale BAM.

Colombo, cosa propone BAM quest’anno?
«BAM è sempre più un agorà culturale della società e della sostenibilità. Una delle grandi novità sono i Dialoghi per l’ambiente, dove parleremo di nutrimento. Avremo di nuovo Circus, dove commissioneremo alcuni spettacoli per dare occasioni di lavoro ai talenti italiani che spesso vanno a lavorare all’estero».

Quanto Milano ha dato a BAM e viceversa?
«Penso che sia una partnership virtuosa in tutte le direzioni, con il Comune principalmente. Milano poi è rappresentata anche dai cittadini che hanno sempre voglia di sperimentare. Poi ci sono le aziende: questo progetto è possibile grazie anche a loro».

Quali sono in questo senso le qualità di Milano?
«In questa città puoi osare con iniziative di qualità e sperimentali perché Milano è intelligente e il pubblico è attento e partecipe. Non era facile portare la cultura in maniera così informale, BAM è un player culturale».

Il connubio cultura-natura non si vede spesso.
«Esatto, è l’identità di BAM che dobbiamo mantenere, un luogo che investe nella cultura, nella natura e nel dialogo. Un luogo unico che bisogna esser capaci di far crescere».

Come descrive BAM in tre parole?
«Natura, accoglienza, cultura».

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