Cordusio, Crescenzago, Ortica, Maggiolina, NoLo, QT8, Affori, Quarto Oggiaro e chi più ne ha più ne metta: sono tanti e diversi i quartieri di Milano con una importante tradizione alle spalle. Ci sono quelli secolari, così come ci sono quelli di ultimissima generazione. Tutti comunque fanno parte della storia della nostra città e, ognuno a modo proprio, rappresenta un fondamentale tassello. Se anche voi volete scoprire qualcosa di più a proposito di questi quartieri, allora siete nel posto giusto!
I nomi dei quartieri di Milano: significato e origine
Non è solo attraverso parchi, monumenti, sculture, opere d’arte, cascine e borghi che passa la storia della nostra città. Essa passa anche attraverso i nomi dei quartieri. Ebbene sì: sono diversi i quartieri che si chiamano in un determinato modo per un determinato motivo. Così, è proprio indagando l’etimologia di tali nomi che si possono scoprire tante interessanti curiosità a proposito del capoluogo lombardo.
Partiamo da Cordusio. Oggi sappiamo che la zona si chiama così perché c’è la piazza che dà il nome all’intero quartiere. Tornando indietro nel tempo però scopriamo che, fino all’epoca dei Longobardi, questa era l’area in cui si trovava la Curia Ducis, ovvero la Corte dei Duchi. Nel corso del tempo il nome si è evoluto in Cortedoxi, Corduce, Corduso, per arrivare poi a quello attuale.
Sempre rimanendo in centro, c’è il quartiere di Crocetta. Il motivo? Un tempo vi era una grande croce, punto di ritrovo per fedeli e per religiosi. Passiamo a Turro, che deve la denominazione all’epoca medievale quando, in tale zona, sorgeva una torre di avvistamento di difesa, indicata nelle carte antiche con l’espressione Taura Turris, cioè Torre del Toro.
La storia dei nomi dei quartieri di Milano
La famosissima Chinatown ospita gran parte della comunità cinese ed è caratterizzata da negozi, bar, ristoranti e locali di vario tipo di tradizione asiatica. È una zona davvero molto particolare della città. Quando la si attraversa non sembra neanche di essere a Milano.
Cambiamo completamente e spostiamoci verso la periferia, precisamente a Cimiano, che deriva da Cimiliano, cioè prossimo a Milano. La zona Maggiolina prende invece il nome da un’antica cascina demolita nel 1920 che sorgeva lungo il corso del fiume Seveso. Poi c’è il quartiere Greco, chiamato così forse perché un tempo vi abitava la famosa famiglia Greco, che controllava l’intera zona. Secondo altre fonti, il nome sarebbe legato ad un possibile stanziamento dei greci in epoca romana.
Lambrate prende ispirazione dal Lambro. Ortica dalla parola Orto, grazie al fatto che il suo territorio era irrigato dal medesimo fiume. Nel Municipio 4 troviamo Taliedo, dal latino Tilietum, albero di tiglio. È la zona in cui crescono i tigli. Allo stesso modo abbiamo Nosedo da nocetum, bosco di noci, Castagnedo da bosco di castagni e Rogoredo da robus, bosco di roveri.
Da dove derivano i nomi dei quartieri di Milano?
Andiamo avanti con la nostra lista dei nomi di quartieri di Milano, parlando di alcune zone che di recente sono state soprannominate in un modo davvero “americano”. Stiamo parlando di NoLo, la zona Nord di Loreto, di NoCe, North of Cenisio, e di SouPra, South of Prada, dove sorge l’omonima fondazione. Di recente è spuntato poi NaPa, che indica il Naviglio Pavese.
Morivione è dove morì il barone Vione. Gratosoglio viene dal latino Gratum solium. È così che nel primo secolo d.C. era stata definita tale zona di Milano, che all’epoca era ricca di acque e di campi fertili. Conca Fallata è chiamata così per la presenza di una conca di navigazione sbagliata. Ma come mai? In un primo momento essa era stata definita inutile dai milanesi che risiedevano in quella zona del Naviglio Pavese.
Boffalora si pensa possa derivare dal latino Bufalus ora, cioè zona dei bufali. Secondo altre attestazioni deriva dall’espressione Boffa l’ora, cioè soffia il vento. Quarto Cagnino, così come tutte le altre zone che iniziano con Quarto, si trova a quattro miglia dal centro di Milano. La parola Cagnino potrebbe fare riferimento ad una famosa ex tenuta dei cani della famiglia Visconti situata proprio in tale zona. Quarto Oggiaro deriverebbe invece da Uglerio, un signore non meglio identificato in passato noto in questo territorio.
Sella Nuova viene da Sala Nuova, un complesso architettonico. Passiamo poi a QT8, sigla che indica il Quartiere Triennale 8 costruito nel secondo dopoguerra in occasione dell’ottava edizione della Triennale. Baggio, secondo alcune teorie, deriva da Badalocum, cioè bada al luogo. Era il nome di una torre militare di epoca romana. Secondo altri studi invece deriva da un’abbazia denominata Badia aggeris.
Musocco viene dalla parola Musa. Attenzione: in questo caso non stiamo parlando di una dea della mitologia greca, bensì di un acquitrino. Un tempo tale area era caratterizzata da ricchi corsi d’acqua che spesso portavano a impaludamenti. Cambiamo totalmente e torniamo ancora nel centro storico con il quartiere Brera. Il nome deriva da Braida, termine longobardo che significa terreno incolto. Insomma, una delle zone principali della città doveva essere proprio diversa rispetto ad oggi!
Infine tra i più interessanti i nomi dei quartieri di Milano c’è Isola, che indica un’area separata dal resto della città. Una volta era così per la presenza del Seveso e della Martesana, ora interrati. Affori viene o dal latino Ad Forum, un presunto mercato antico romano, o da Ad fontem, per la presenza di acqua, o da Sancta Iustina a foris, una chiesa fuori dalle mura cittadine. Concludiamo con CityLife, una vera e propria città in miniatura che ospita un centro commerciale, un ampio parco, complessi residenziali e negozi e locali di vario tipo.
