Diabete, un malato su tre vive a Milano

Allarme dopo gli ultimi dati diffusi dall’indagine Atlas. Livio Luzi: «Invecchiamento e obesità sono in aumento»

Diabete, un malato su tre vive a Milano
Diabete, un malato su tre vive a Milano

La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero assoluto di persone malate di diabete. Su quattro milioni di cittadini colpiti dal questa patologia, circa 550mila risiedono all’interno del territorio lombardo. Una su tre vive a Milano.

 

I dati, allarmanti, sono stati raccolti nella mappa Atlas di Milano, realizzato nell’ambito del progetto internazionale Cities changing diabetes, promosso dall’University College London e dal danese Steno diabetes center.

Diabete, un malato su tre vive a Milano

Dallo studio emerge che sono oltre 180mila le persone con diabete noto e circa 60mila quelle che non sanno di avere questo problema. I dati Istat indicano anche che oggi nell’area metropolitana di Milano risiedono 3,2 milioni di abitanti, una cifra significativa per livelli di urbanizzazione, che la pone tra le prime aree metropolitane in Europa e seconda in Italia dopo Roma.

Un forte contesto di urbanizzazione che dagli anni Sessanta a oggi è più che raddoppiato e che costituisce circa il 32 per cento della popolazione della Regione, senza considerare l’alto tasso di popolazione non residente ma che svolge attività lavorativa nell’area della città di Milano.

«Oggi, più del 50 per cento della popolazione mondiale vive nelle città e se consideriamo che il 65 per cento delle persone con diabete vive in aree urbane, è chiaro che proprio la città è un punto determinante per contrastare la crescita di questa patologia», spiega Andrea Lenzi, presidente dell’Health city institute e dell’Italian cities changing diabetes.

«Come già avvenuto per Roma, coinvolta nel progetto nel 2018, in questo Atlas viene realizzata una prima mappatura dei dati quantitativi demografici, clinico-epidemiologici e sulla percezione della salute nell’area di Milano Città Metropolitana, allo scopo di analizzarli e di capire sempre meglio come sia possibile ridurre o meglio rallentare la crescita nell’incidenza del diabete e migliorare la qualità di vita delle persone che ne sono malate. L’analisi delle possibili differenze tra le persone con diabete che vivono in un’area metropolitana può aiutarci, per esempio, a comprendere la variabilità tra le diverse zone, in termini di outcome clinici».

«È un fatto noto che l’incremento della prevalenza del diabete sia dovuto a vari fattori quali invecchiamento e obesità, due elementi in continuo aumento – conferma Livio Luzi, presidente del comitato scientifico di Milano Cities changing diabetes -. Anche fattori sociali come livello di istruzione, accesso alle cure e risorse disponibili incidono fortemente sull’incremento del diabete. Infatti, come già osservato a Roma, anche all’interno dell’area metropolitana di Milano c’è una forte discrepanza tra centro e periferia in termini di reddito, percentuale di migranti, qualità di vita, alimentazione, sedentarietà e titolo di studio – conclude l’esperto -. Allo stesso modo, la prevalenza di diabete non è distribuita in maniera uniforme: si va da un valore del 5,30 per cento nella Asst Città di Milano fino a un valore massimo di 6,35 per cento nel territorio dell’Asst Nord Milano».

Diabete, un malato su tre vive a Milano
Diabete, un malato su tre vive a Milano