Giro di vite sui farmaci contraffatti, piano di controllo da Regione Lombardia

farmaci contraffatti
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E’ un mercato da 200 miliardi di dollari all’anno, secondo solo a quello dell’abbigliamento falsificato. Il commercio di farmaci contraffatti, che avviene soprattutto online, rappresenta un vero e proprio allarme sociale. Sul web, infatti, si trovano facilmente farmaci senza principio attivo o in quantità non corrette, con componenti sbagliate o alti livelli di impurità e inquinanti.

Ora a dichiarare guerra a questo mercato è la Regione Lombardia ha approvato all’unanimità una mozione per contrastare il fenomeno. «Siamo la prima Regione d’Italia a dire basta all’illegalità nella vendita di farmaci online – spiega il presidente della Commissione Sanità, Emanuele Monti -. Questa pratica significa morti, persone che stanno male, tossicodipendenza. Su questo Regione Lombardia, come grande istituzione di dieci milioni di abitanti, dà in modo formale la sua parola contro l’illegalità». Il piano prevede l’istituzione di un tavolo con la polizia postale per aumentare i controlli sul web. Non solo. Ci saranno anche controlli nelle aziende ospedaliere.

Per Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, la regola principali è quella di evitare l’acquisto di farmaci in rete: «Ci sono siti per di più falsi dove si vendono farmaci falsi. Invece i farmaci sono un bene: ci hanno fatto risparmiare anni di vita. E allora compriamo i farmaci nei siti ufficiali, che sono quelli autorizzati dal bollino. Sono quelle le vere farmacie, dove si vendono solo farmaci da banco. Sennò per un farmaco con ricetta continuiamo ad andare dal proprio medico e poi andiamo in farmacia ad acquistarlo». E ancora: «In genere i farmaci che vengono acquistati online sono farmaci per cui il medico dice di no e la farmacia dice di no, perché ci vuole la ricetta, quindi si acquistano online farmaci per la disfunzione erettile, per noi donne che vogliamo essere sempre più magre o per gli sportivi che vogliono muscoli più forti».

Per le imprese del settore, il danno economico è rilevante. Gianmarco Senna, presidente della Commissione attività produttive della Regione Lombardia: «I sequestri – ha osservato Senna – sono stati fatti non sul famoso dark web, dove probabilmente girano ancora dei dati ancora più importanti, ma sul web tradizionale, dove la facilità di apertura dei siti è incredibile. Sono stati sequestrati milioni di prodotti. E’ anche difficilmente quantificabile quale possa essere il danno per le imprese».

mitomorrow.it