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20. 04. 2024 14:32

Green Pass, Galli: “Dura 9 mesi? Non ha senso! Terza dose? Io dico no”

Il primario di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano frena sulla necessità di un nuovo vaccino

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Massimo Galli, primario di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, in collegamento con il programma di Canale 5 Morning News torna a parlare del Green Pass e delle recenti manifestazioni anti Green Pass, tenutesi nello scorso weekend: «Mi sembrano manifestazioni che riguardano una minoranza di persone che ti lasciano un po’ sconcertato – precisa – non dico deluso perché bisognava essere illusi, ma non mi meraviglio che esistano queste manifestazioni, secondo me meno ne parliamo e meno diamo la soddisfazione a chi le fa di essere considerato considerabile. La libertà delle persone inizia e finisce quando lede i diritti fondamentali degli altri. Dal primo settembre 2020 ad oggi abbiamo avuto circa 93/94mila morti, una lezione che sarebbe stato necessario apprendere, accettando quelle misure che consentono di portare avanti le attività economiche senza limitazioni pesanti che tornano ad essere prospettate all’estero. Attaccare il Green Pass da questo punto di vista mi sembra strumentale». 

Green Pass? C’è qualcosa che non va

Massimo Galli, poi, torna a parlare del Green Pass: «Che poi ci siano aspetti – ha proseguito – che hanno fatto alzare tutti e due i miei sopraccigli, ad esempio la scadenza dei nove mesi dalla seconda dose che non sta né in cielo né in terra se non hai chiarezza per quello che vuoi fare dopo, e cose di questo genere non aiutano, io ad esempio scado come lo yogurt il 18 di ottobre, a quel punto cosa succede?”. Poi si parla della possibile terza dose di vaccino e della situazione sanitaria: «Possiamo consolarci del fatto che non avremo ospedali pieni se non in quelle aree dove si è vaccinata poca gente. Il vaccino che abbiamo in circolazione ti vaccina contro la malattia grave e la morte, non ti vaccina invece in maniera efficiente rispetto alla possibilità di contrarre l’infezione, ma il vaccinato ha 10 volte di possibilità in meno rispetto ad un non vaccinato di infettarsi, anche se il virus continua comunque a circolare”.

No alla terza dose di vaccino, per ora…

E sulla terza dose: «L’Oms ha preso posizione contro la terza dose, non esistono ancora documenti sufficienti per dire che è una cosa che ha senso fare. Questo vaccino è fatto sul virus che circolava a Wuhan a marzo 2020 se non a febbraio, e quindi fa molto ma non abbastanza, in quanto non blocca la circolazione del virus. C’è un altro sistema e quando lo dici c’è qualcuno che si irrita molto: se uno ha una risposta anticorporale valida si decida di conseguenza. Noi abbiamo persone molto fragili che al vaccino non hanno quasi risposto e ciò era da mettere in preventivo. Va accertata la condizione anticorporale di queste persone e valutare quindi un’eventuale terza dose per queste persone, che non è detto che funzioni tra l’altro».

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