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28. 04. 2024 15:20

Santagostino e il sostegno reale per l’Ucraina, l’ad Foresti: «Al servizio, in madrelingua». Ecco come funziona

La struttura sanitaria privata lancia un servizio per chi fugge dalla guerra «La comunità milanese ci aiuta col passaparola» afferma l'amministratore delegato Luca Foresti

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Irina S. faceva il medico di base a Kiev e ricopriva anche il ruolo di Regional Market Manager per le aziende ospedaliere della città e ora è al Santagostino, come Olga S,che sempre nella capitale ucraina, lavorava come infermiera. I nomi sono di fantasia, ma le loro storie sono vere.

Parte a Milano il servizio di assistenza del Santagostino per chi fugge dalla guerra

Entrambe sono arrivate in Italia nella primavera del 2022 lasciando le loro famiglie nel Paese d’origine, ed entrambe fanno ora parte del personale ucraino del Santagostino, rete di 34 ambulatori specialistici distribuiti quasi tutti in Lombardia, per il progetto rivolto ai profughi presenti sul nostro territorio partito la scorsa settimana: un servizio di assistenza medica in lingua ucraina, attivo nella sede di Repubblica, in via Castaldi 6. Per accedervi è attivo un canale Whatsapp (al numero 344.10.03.172).

La richiesta viene presa in carico da un’operatrice madrelingua, che provvede a fissare un primo appuntamento per una visita gratuita con un medico professionista ucraino. Luca Foresti, amministratore delegato di Santagostino, approfondisce a Mi-Tomorrow i dettagli di questa iniziativa inedita per una struttura sanitaria privata.

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Qual è la genesi del progetto?
«La maggior parte dei profughi parla solo l’ucraino. Così abbiamo pensato che offrire un servizio di medicina di base nella loro lingua avrebbe rappresentato per loro un grande vantaggio. Poi ci è sembrato importante coinvolgere medici e infermieri professionisti costretti a scappare a causa della guerra, che sarebbero stati felici di rendersi utili per i propri connazionali qui in Italia».

L’iniziativa è stato pensata mesi fa. Come mai è partita solo ora?
«l’Italia ha regole stringenti per il riconoscimento dei titoli professionali di altri Paesi. Se per gli operatori sanitari provenienti dall’UE i passaggi burocratici sono abbastanza rapidi, per chi proviene da altri Stati il processo è più complesso. Anche se una norma approvata dal governo Draghi ha reso un po’ più snello questo iter per il personale sanitario ucraino in particolare, comunque non è stato semplice: dopo l’arrivo del primo medico ucraino disponibile a lavorare con noi, ci sono voluti alcuni mesi, ma ora siamo partiti».

Come avete reclutato il personale?
«Fin dall’inizio abbiamo diffuso il progetto nella comunità ucraina presente a Milano. Così ci hanno contattato un po’ di persone, le abbiamo selezionate ed è partito il percorso per farle lavorare da noi».

Ai pazienti ucraini offrite un servizio di medicina generale?
«Anche se al Santagostino abbiamo un’ampia offerta specialistica, sarebbe stato impossibile costruirne una in ucraino perché non ci sono abbastanza professionisti. Quindi ci siamo focalizzati sui servizi di base».

Che canali usate per far conoscere questo servizio?
«Il modo più rapido ed efficace è stato veicolare il messaggio attraverso i gruppi Whatsapp degli ucraini che vivono a Milano. Il passaparola sta facendo il resto».

Quali sono le esigenze sanitarie principali di questi pazienti?
«Il servizio è partito una settimana fa: è ancora presto per avere dei dati statistici».

 

L’annuncio in ucraino

Спосіб отримання доступу до послуги дуже простий: громадяни та громадянки України матимуть можливість написати текстове повідомлення по WhatsApp на їх мові за номером 344.10.03.172. Для цього потрібно зберегти цей номер на свій телефон, чи перейти за посиланням, натиснувши на link:….Запит буде опрацьовано україномовним оператором, який призначить прийом.

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