I bouquet dell’Ariston sono tutti milanesi

Valentina Rossi di Vanzago è la floral-designer del Festival: «Domani i fiori per Georgina Rodriguez rigorosamente rossi»

sanremofiori

I bouquet dell’Ariston? Arrivano da Lainate, se vogliamo considerare il negozio Fiorin Fiorello. Oppure da Vanzago, se consideriamo che la titolare, Valentina Rossi, è residente lì.

 

Insomma, i fiori del settantesimo Festival di Sanremo parlano anche un po’ milanese. Per carità, la “materia prima” è rigorosamente della Riviera. Ma la floral-designer è, appunto, Valentina Rossi che un mese fa si è aggiudicata la quarta edizione di Bouquet Sanremo a Villa Ormond.

Ha vinto contro altri venti concorrenti realizzando due bouquet sul tema “Le più belle canzoni del Festival di Sanremo”. Ce l’ho fatta interpretando Grazie dei fiori e Vacanze romane. «Preparo i bouquet per tutti», racconta a Mi-Tomorrow.

In che cosa consiste il suo lavoro al Festival?
«In primis, nella realizzazione delle composizioni per tutti gli artisti e gli ospiti che si alternano sul palco dell’Ariston. Poi ogni giorno c’è da rinfrescare il Roof, dove si svolgono le conferenze stampa».

Ci sono particolari temi da seguire?
«No, c’è solo da rispettare l’origine dei fiori, forniti dal mercato di Sanremo».

Ovvero?
«Soprattutto ranuncoli, ma anche anemoni, tulipani, ginestre e mimose: tutti prodotti di punta della Riviera».

Lei ci mette l’arte…
«L’idea è sempre quella di creare mazzi formali con diverse essenze e diversi colori».

Come ha pensato il bouquet di Antonella Clerici?
«Lo gioco su tinte del rosa, per una persona delicata e soft».

E per Georgina Rodriguez?
«È giovane, penso a qualcosa di forte. Vedendola con Cristiano Ronaldo la sensazione è che sia una persona passionale, quindi il rosso è d’obbligo».

Qual è un suo ricordo legato a Sanremo?
«Sono ricordi legati ai miei nonni, visto che un tempo il Festival era un evento molto sentito nelle famiglie. Da bambina, nella sala da pranzo classica con tavolo tondo e televisore, seguivamo le canzoni mentre la nonna stirava».

Brano del cuore?
«Ho lavorato su Vacanze Romane dei Matia Bazar. Pur appartenendo ad un tempo passato, è una canzone che mi trasmette belle sensazioni».

I fiori sono un’eredità di famiglia?
«No, diciamo che la “bacata” sono io. Mia madre sapeva che sarei andata a farmi letteralmente il mazzo in questo settore. Però ho seguito il mio sogno, frequentando Scienze e Tecnologie Agrarie, successivamente la scuola dedicata a parchi e giardini al Castello Sforzesco. Per ora mi è andata bene».

«Mia madre sapeva che sarei andata a farmi letteralmente il mazzo in questo settore. Però ho seguito il mio sogno, per ora mi è andata bene»

I bouquet dell’Ariston sono tutti milanesi
I bouquet dell’Ariston sono tutti milanesi