Andromeda è una canzone che le hanno cucito addosso. Chi? La squadra che ha vinto l’ultimo Sanremo: Mahmood e Dardust.
«È stato proprio Alessandro a dirmi: “Ora te lo scrivo io il pezzo per il Festival”. Ha raccontato perfettamente un momento della mia vita». Elodie non ha maschere, non ha malizia. È così come la si vede, libera e scanzonata: «Ma stavo rischiando di perdere un po’ il mio smalto».
Perché?
«Sono giovane, abbastanza rude, innamorata, faccio un lavoro divertente, vestita nel modo che mi piace. Avevo perso lo smalto perché pensavo che professionalità e vita non potessero coesistere in questo modo, ma sono una professionista. E vivo per fare musica: il mio lavoro e la mia vita devono essere la stessa cosa».
E ora torni a Sanremo con un brano fuori dagli schemi.
«È un brano divertente, che stupisce, un po’ spinto, ma anche “ballereccio”. Insomma, mi diverte. Nel pop, Mahmood è stato una bella ventata d’aria fresca».
Sei consapevole, oggi, di non essere più “quella di Amici”?
«Credo sia il complimento più bello che possa ricevere. Ci lavoro tanto: ho bisogno di confrontarmi sempre perché io sono l’interprete di un brano, ma dietro c’è il mondo. Magari qualcosa non è nelle mie corde, poi però cambi delle parole, la struttura del brano e lo fai un po’ più simile a te».
In This is Elodie ci sono tanti featuring, è una scelta precisa?
«Mi dicono che faccio solo quelli… Le cose possono convincere o meno, ma oggi è davvero tutto troppo egoriferito. Io sono egocentrica ma non egoriferita, mi piace prendere spunto dagli altri e confrontarmi».
Come con Neffa…
«Ed è stato il meno atteso: in Mal di testa, che ha prodotto lui e che canto con Neffa, c’era un ritornello già definito. Ero a Barletta per registrarlo, ho cambiato tre cose per renderlo piu facile per me. Neffa era entusiasta e l’abbiamo registrato un’altra volta. Mi ha dato una mano per come rilassarmi sul flow, è stato bello lavorare insieme».
Ti ritroveremo a Milano per il firmacopie lunedì prossimo e per il live in Santeria il 16 aprile. Da romana, senti questo antagonismo tra le due città?
«Posso dirti che Milano mi fa proprio stare bene, mi dà la possibilità di lavorare bene e di avere una vita interpersonale soddisfacente. In un anno ho fatto cose che a Roma ce ne metti tre. Questa è l’unica pecca della mia città, banalmente pagare una bolletta. Poi ho amici nuovi, persone che solo avrei potuto incontrare».
In gara con
Andromeda
Cover
Adesso tu con Aeham Ahmad
A Milano
il 16 aprile alla Santeria Toscana 31
23 euro su ticketone.it
