Si infiamma la protesta degli studenti dell’istituto Albe Steiner, itis con indirizzo cinema e grafica e liceo artistico al Corvetto, dove i rappresentati di classe e d’istituto hanno organizzato un vero e proprio sciopero contro le diverse criticità della struttura, con aule fredde a causa dei riscaldamenti fuori uso e infiltrazioni dal soffitto. «No riscaldamenti, no studenti», «Vogliamo scuole sicure», recitavano i cartelli e gli striscioni esposti dai circa 200 allievi presenti.
Protesta all’Albe Steiner, le parole dei rappresentati d’istituto
I rappresentanti d’istituto hanno poi incontrato la preside Immacolata Salvatore. «La nostra scuola soffre di una grave carenza nella manutenzione – racconta uno di loro -. I serramenti lasciano passare il freddo nelle aule, perché le finestre non si chiudono bene. Inoltre, le infiltrazioni sono tali che in alcune classi gocciola acqua dal soffitto. Su una scala di emergenza l’acqua ha corroso il soffitto ed è crollato un pannello, tanto che ora è chiuso l’accesso ai laboratori. Secondo noi non c’erano le condizioni per andare a scuola martedì e quindi abbiamo valutato se fare un’assenza di massa o un presidio di protesta e poi optato per questo. Speriamo che Città Metropolitana intervenga al più presto».
Protesta all’Albe Steiner, aspettando il 17 novembre
Una protesta messa in atto proprio a pochi giorni dal 17 novembre, giorno in cui l’Unione degli Studenti ha proclamato un’agitazione studentesca a livello nazionale. Tra le richieste, l’adattamento delle scuole alla popolazione studentesca per agevolare l’eliminazione delle «classi pollaio», un reindirizzamento dei fondi Pnrr per la messa in sicurezza e l’accessibilità di tutte le strutture scolastiche, l’abolizione delle barriere architettoniche, la realizzazione di spazi dedicati solo agli allievi e autogestiti dagli alunni, strutture scolastiche energeticamente indipendenti tramite pannelli solari termici e fotovoltaici.