A seguito dei risultati del sondaggio che ha messo al centro della cronaca meneghina il liceo Berchet di Milano, gli studenti dell’istituto hanno scritto alcune frasi molto forti, a cuori aperti, indirizzate ai proprio professori e al preside della scuola. «Il metodo educativo oppressivo a livello umano non favorisce un ambiente sereno», dicono in coro i 507 ragazzi che hanno firmato la lettera in questione.
Liceo Berchet di Milano: la lettera degli studenti
«Nell’ultimo periodo – recita la lettera degli studenti del liceo Berchet per insegnanti e preside – è maturata la consapevolezza di una situazione di malessere psicologico individuale e collettivo causata da un approccio inadeguato di alcuni professori (soprattutto nei confronti delle classi ginnasiali) che tramite un metodo educativo oppressivo e, a livello umano, a tutti gli effetti alienante, non favoriscono un ambiente sereno adatto all’apprendimento».
Dunque, dopo queste parole, la richiesta dei giovani, soprattutto a seguito del sondaggio che ha sconvolto ragazzi, genitori e personale dell’istituto stesso, è solo una: quella di parlare e alleviare l’eccessiva tensione che caratterizza, secondo gli studenti, il liceo Berchet di Milano, Uno dei più noti e prestigiosi licei classici della città.
Il 30 marzo avevo scritto:
Stanno facendo discutere i risultati di un sondaggio lanciato dagli studenti del liceo classico Berchet di Milano che hanno lanciato un allarme legato ad ansia e stress dopo le risposte di 533 studenti (oltre la metà dei 906 iscritti). Oltre la metà (303) soffre appunto di stress e ansia a causa della scuola. Ma non è tutto.
Liceo Berchet, i risultati del sondaggio
Sempre stanto alle risposte date al sondaggio, il 53% sente una forte pressione da parte degli insegnanti e il 57% non affronta con serenità le prove orali e scritte. Il numero che sta facendo più notizia è però un altro, non il percentuale: 56. Tanti sono gli studenti che hanno lasciato la scuola da settembre a marzo: alcuni per spostarsi in un altro tipo di istituto, quindi nell’ambito di un riorientamento, altri per trasferirsi, altri ancora per approdare in un liceo classico diverso. Ma qualcuno si è semplicemente ritirato.
Non solo liceo Berchet
Il disagio scolastico ovviamente non riguarda solo il liceo Berchet e Milano. Republica infatti ha riportato il coro di protesta del collettivo del liceo Minghetti. «La maggior parte degli alunni qui è in cura da psicologi». Il colpevole, secondo gli studenti, è da cercare in un sistema scolastico che punta tutto sul merito, non solo alle superiori ma anche all’università.
Liceo Berchet e liceo Carducci
10 giorni di sospensione e 18 ore di lavori socialmente utili per gli studenti che sabato 4 marzo 2023 avevano appeso davanti al liceo Carducci di Milano uno striscione con la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a testa in giù. Questa intanto è la punizione voluta dai professori dell’istituto, che però fa scatenare subito la polemica.