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05. 05. 2024 09:00

Il «bilancio positivo» della didattica senza voti al liceo Carducci

«Rimuovendo il numero, lo studente può concentrare l’attenzione sulla prova svolta e sugli elementi da migliorare»

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La scuola è finita, sono iniziate le vacanze estive e ora è tempo di bilanci al liceo Carducci di Milano. Liceo in cui, qualche mese fa, due docenti hanno deciso, di comune accordo con il dirigente scolastico, di adottare la didattica senza voti. Il risultato di questo stravolgimento nel sistema di valutazione? «Un successo», sostengono i professori.

Il liceo Carducci di Milano e la didattica senza voti

Ad scegliere questa strategia sono stati, nello specifico, Roberto Cipollone, insegnante di matematica e fisica e Roberta Romussi di greco e latino. Hanno messo in pratica la cosiddetta didattica senza voti che, a dire di diversi docenti e professionisti del settore, ha avuto dei risvolti tutt’altro che negativi.

L’approccio adottato quest’anno da alcuni docenti del liceo Carducci del capoluogo lombardo (ma anche da altre scuole italiane) è stato molto semplice. Alla fine delle interrogazioni o alla riconsegna delle verifiche corrette, gli studenti invece che vedere un voto numerico vedevano dei feedback costruttivi scritti dai loro insegnanti.

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liceo carducci, scuola

«Rimuovendo il numero, lo studente può concentrare l’attenzione sulla prova svolta e sugli elementi da migliorare», ha spiegato il professor Cipollone. Dall’altra parte dunque anche la risposta dei loro ragazzi è stata buona. Una risposta fatta di minor stress e maggior partecipazione in classe.

Non sono mancate però, a dire tutta la verità, alcune critiche e polemiche nei confronti del liceo Carducci di Milano e, più in generale, nei confronti di tutte quelle scuole italiane che hanno deciso di adottare il sistema della didattica senza voti. Il Paese infatti si divide in due: da un lato c’è chi sostiene questo modus operandi, dall’altro invece chi lo rifiuta totalmente.

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