Aurora Martinazzoli, da majorette a sogno olimpico

aurora martinazzoli
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Si chiama Aurora Martinazzoli. E’ vicecampionessa del mondo di Twirling e si allena a Cormano. Uno sport particolare, un piccolo paese alle porte di Milano e un’atleta che tiene alto l’onore dell’Italia: «La mia carriera non è iniziata direttamente dal Twirling – le sue parole – ho praticato un anno di ginnastica artistica prima. Poi ho visto una mia cara amica maneggiare questo attrezzo ed è stato amore a prima vista. Ho convinto mia mamma ad iscrivermi ed è stata un’ottima scelta».

Aurora, ci spiega che cos’è il Twirling?
«Il Twirling viene dal mondo delle majorette. Prima le ragazze che lo eseguivano erano al seguito di bande o squadre, poi è diventato uno sport vero e proprio. Ora lavoriamo in palestra ad un livello agonistico. Proprio questa è una delle caratteristiche principali: per competere in serie A servono grandi spazi in verticale, perché solo lanciando molto in alto il bastone sotto si possono esprimere più movimenti».

Come funziona?
«Bisogna far roteare il bastone in coordinato con i movimenti del corpo. La base musicale implica delle componenti ritmiche ed espressive che integrano gli elementi tecnici. I movimenti del bastone e del corpo sono giudicati in base a regolamenti nazionali e internazionali. Infatti, analogamente ad altri sport come la ginnastica ritmica, le classifiche sono determinate da una giuria che valuta il merito tecnico e l’espressione artistica».

E in Italia, com’è il movimento del twirling?
«In Italia ci sono diverse società, soprattutto in Piemonte e Lombardia, ma anche al centro Italia e nel Sud, in particolare in Sicilia. Anche se è uno sport prettamente femminile ci sono anche dei maschi che lo praticano e sono quasi tutti di altissimo livello».

E nel mondo?
«A livello internazionale le più forti sono le giapponesi che ai Mondiali portano a casa tutto. Hanno un modo di approcciarsi molto diverso. Noi italiane invece a livello europeo ce la giochiamo soprattutto con le francesi, con cui c’è sempre grande lotta, ma anche con le spagnole».

Parlare di sogno Olimpiadi, un giorno in futuro, è esagerato?
«Il mio obiettivo ora sono gli Europei, che si svolgeranno a luglio. Voglio portare il nostro esercizio con la migliore esecuzione, poi vedremo che risultato arriverà. Le Olimpiadi sono difficili, a livello burocratico serve che tante nazioni lo pratichino e purtroppo è ancora poco conosciuto».


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