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08. 05. 2024 23:29

Musichetta, maestri: Inter-Atletico Madrid in campo stasera al Meazza

C'è l’andata degli ottavi di finale di Champions League. E i temi d'interesse a corollario sono tanti da poterci scrivere un libro. A partire da…

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Si ricomincia. Torna la Champions League, la musichetta che esalta gli amanti delle notte europee mentre i protagonisti si schierano in bella vista rivolti alla tribuna rossa. Inter-Atletico Madrid, stasera alle 21.00, nell’andata degli ottavi di finale.

Inter-Atletico Madrid, più che colleghi in panchina

Il motivo d’interesse principale è il risultato. Chi vince, chi passa (ma questo lo sapremo dopo il ritorno nella capitale spagnola il 13 marzo). I temi d’interesse a corollario sono tanti da poterci scrivere un libro. Gli allenatori, due vecchi amici. Simone Inzaghi e Diego Simeone. Hanno vinto un campionato insieme alla Lazio, hanno condannato l’Inter a perderne uno all’ultima giornata, segnando entrambi nel celebre confronto dell’Olimpico del 5 maggio 2002.

Si sfidano per la prima volta da quando hanno messo indosso giacca e camicia. Lo stesso Simeone ha sfidato l’Inter solo una volta, nella sua ultima partita da tecnico in Italia, sconfitto 3-1 a San Siro con il Catania. Così come i due club si sono incrociati solo nella Supercoppa Europea del 2010 (quella volta vinsero gli altri) e poi in qualche amichevole.

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Inter-Atletico Madrid: il grande ex Simeone al Meazza

Il “Cholo” è stato accostato più volte alla panchina interista e a quella della Lazio. Non si è mai mosso dall’Atletico negli ultimi tredici anni, dando gloria ai biancorossi come mai nella loro storia, portandoli a disputare due finali di Champions e a vincere altrettante volte la Liga contro i colossi di Spagna, Real Madrid e Barcellona.

Un trofeo lo ha messo in bacheca anche con l’Inter, la Coppa Uefa 1998. Contro la Lazio, sua futura squadra. Ha più volte detto che tornerebbe volentieri dove è già stato da giocatore. Finora non è successo e col percorso che sta facendo Inzaghi è difficile ipotizzare quando ci potrà essere un cambio per lasciare spazio ad altri.

Inter-Atletico Madrid: l’obiettivo dei nerazzurri

Il tecnico nerazzurro, spinto dalla società, ha dato priorità alla seconda stella. Lo si è capito una volta di più venerdì sera contro la Salernitana: dentro tutti i titolari, ad eccezione dei “quinti” di centrocampo, senza pensare alla Champions League. Non significa aver abbandonato i propositi di ripetere l’annata europea della passata stagione.

Al contrario, il vantaggio costruito in campionato può aiutare a gestire gli sforzi, sempre tenendo bene a mente il traguardo principale. Una volta in campo, quando ci si gioca la gloria europea, è difficile pensare di tirare indietro la gamba. Arrivato a un passo dalla gloria, sfiorata battendosi più che alla pari contro il Manchester City, il gruppo vuole tornare alle stesse vette.

Inter-Atletico Madrid: le sliding doors di Lautaro

A spingere la truppa sarà, dentro il rettangolo di gioco, Lautaro Martinez. Nel 2018 sembrava già dell’Atletico Madrid, poi ci fu il blitz di Ausilio (coadiuvato da Zanetti e con l’aiuto di Diego Milito allora ds del Racing) e il “Toro” vestì di nerazzurro. In una delle prime amichevoli segnò un gol fantastico proprio all’Atletico Madrid. Nelle gare ufficiali ne ha fatti 125, ottavo goleador di sempre della società sopravanzando Icardi.

In Champions, non sempre è riuscito a lasciare il segno. Ha avuto dei lunghi periodi senza incidere, ma dopo Qatar 2022 è tornato con una rinnovata maturità, forte di un Mondiale vinto e della fascia di capitano che gli è stata messa al braccio. Sente la responsabilità di dover trascinare i nerazzurri, sostenuto dai 73mila spettatori di media che ad ogni partita si sono presentati quest’anno al Meazza. Non solo per il grande evento, come sarà stasera. Quando San Siro sarà di nuovo esaurito.

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