13.6 C
Milano
02. 05. 2024 04:20

Il declino progressivo della Milano capitale del ciclismo: un’eredità perduta

La capitale del ciclismo si allontana sempre più dalle sue radici: ma perché tutto questo?

Più letti

Un tempo era orgogliosamente riconosciuta da tutti, Milano capitale del ciclismo, ma oggi la città sembra aver perso il contatto con questa parte significativa della sua eredità sportiva. Dall’inizio del Novecento, la città si era affermata come il cuore pulsante del ciclismo italiano, grazie anche alla presenza di artigiani che divennero pionieri nell’industrializzazione della bicicletta e alla copertura entusiastica dei quotidiani sportivi. Eventi prestigiosi come il Giro d’Italia e il Giro di Lombardia facevano capo a Milano, insieme a una serie di altre corse storiche che partivano o arrivavano nella metropoli lombarda.

Il declino progressivo della Milano capitale del ciclismo

Tuttavia, questa ricca tradizione ciclistica ha iniziato a sfumare. Corse iconiche hanno progressivamente abbandonato Milano e la città ha visto diminuire il proprio ruolo nel panorama ciclistico nazionale e internazionale. Anche eventi come la Sei Giorni, che un tempo attiravano folle entusiaste, hanno perso il loro posto nel cuore dei milanesi, cedendo il passo ad altre priorità e interessi. Il velodromo Vigorelli, simbolo di queste competizioni, sopravvive oggi solo grazie all’impegno di volontari, segnando simbolicamente il distacco della città dal ciclismo di alto livello.

La Milano-Sanremo prende altre strade

Recentemente, anche la Milano-Sanremo, l’ultima delle grandi classiche che legava ancora la città alla sua gloriosa tradizione ciclistica, ha deciso di cambiare il suo punto di partenza. L’edizione del 2024 non vedrà i ciclisti partire da Milano, ma da Pavia, segnando un’ulteriore deviazione dalla storica connessione tra Milano e il mondo del ciclismo. Questa scelta, motivata da ragioni organizzative e dall’opportunità di omaggiare Gianni Brera passando per il suo paese natale, simboleggia una sorta di abdicazione di Milano dal suo titolo non ufficiale di “capitale del ciclismo”.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Una tendenza controcorrente

Il progressivo distacco di Milano dalle competizioni ciclistiche si manifesta in un momento in cui l’interesse per la bicicletta sta vivendo una nuova primavera, sia come mezzo di trasporto che come disciplina sportiva. Altre città, come Berlino, esplorano attivamente l’opportunità di associare il proprio nome a grandi eventi ciclistici per promuovere lo sport e valorizzare il proprio territorio. La decisione di Milano di allontanarsi dalle corse che un tempo definivano in parte l’identità sportiva della città appare quindi ancor più singolare.

Riflessioni finali

Mentre Milano sembra voltare pagina, lasciandosi alle spalle una parte importante della sua storia sportiva, il mondo del ciclismo continua a evolversi e a cercare nuovi terreni e città pronte ad accogliere l’entusiasmo e la passione per questo sport. La perdita di eventi ciclistici storici potrebbe non solo rappresentare un’occasione mancata per Milano di riconnettersi con le proprie radici sportive, ma anche un segnale di come le priorità urbane e sportive possano cambiare nel tempo, spesso in direzioni inaspettate. Come dire: Milano capitale del ciclismo, ieri ma non oggi.

In breve

FantaMunicipio #28: immobili a Milano, serve un freno alle speculazioni

Partiamo da una bella notizia per gli immobili a Milano. Il borgo di Cascina Selvanesco non potrà essere venduto...