Domenica di grande sport alla Milano Marathon per Andrew Rotich Kwemoi, vincitore anche se al debutto sulla distanza, per Yeman Crippa, a sua volta all’esordio e capace di chiudere al quinto posto, e in generale per gli oltre 18mila runner che hanno riempito le nostre città. Ma c’è sempre un’altra faccia della medaglia di cui tenere conto: quello dei cittadini rimasti chiusi in casa.
Milano Marathon, disagi
Per tutta la mattina e non solo, come del resto si sapeva, le strade di mezza Milano sono state praticamente chiuse al traffico. Chi si era organizzato per tempo ne ha approfittato per godersi una giornata fuori porta o un po’ di relax casalingo ma non tutti l’hanno presa bene, anche perchè non si è trattato certo di una decisione presa in prima persona, ma di un imposizione di fatto.
Milano Marathon e Stramilano
Due settimane dopo la Stramilano, un nuovo evento podistico, meno partecipato ma con le stesse conseguenze, ha creato disagi ai cittadini, soprattutto quelli che si spostano con le proprie auto. Fino a qualche anno fa, la Milano Marathon almeno era a novembre e questi due eventi (quasi uguali, a un occhio distratto) erano almeno distanziati di circa sei mesi. Ora però il cambio di data non ha aiutato come detto chi non corre ma anche chi lo fa, costretto in questo secondo caso anche per motivi economici e di preparazione a fare una scelta.
I disagi della Milano Marathon
Tornando al rapporto dei cittadini con la Milano Marathon, è apparso ancora una volta più che evidente come il capoluogo lombardo non sia New York: come si è visto in diretta tv, erano davvero poche le persone lungo il percorso. Molte di più quelle costrette appunto a casa in attesa di potersi muovere liberamente almeno nel pomeriggio (anche se poi alle 17 la situazione era ancora lontana dall’essere tornata alla normalità). L’appuntamento, per runner e soprattutto non, è di nuovo tra un anno.