«Bisogna ripartire da Milano, capitale industriale del Paese. Abbiamo ambizioni illimitate e c’è da pensare in grande per questa città, portare qui un evento mondiale di livello assoluto. Ci propongono tutte le migliori manifestazioni di tennis, anche quello femminile, perché abbiamo guadagnato un certo status». Lo spiega il presidente della FITP Angelo Binaghi durante la presentazione delle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals di Milano.
Un grande torneo a Milano?
Ma, evidenzia Binaghi con un appello alle istituzioni, per portare a Milano tornei d’élite sarà necessario l’appoggio dell’esecutivo: «Per fare questo però ci servirà l’aiuto del governo e del ministro Abodi che è un profondo conoscitore del mondo del tennis». Dunque il capoluogo lombardo, sede delle Next Gen, potrebbe in futuro ospitare un evento ancora più importante e d’impatto.
Next Gen e ATP Finals insieme
Binaghi rivela inoltre che l’Italia si è già ricandidata, attraverso una lettera alla ATP, ad ospitare nuovamente le Next Gen che a partire dal 2023 si giocheranno nella stessa settimana delle ATP Finals di Torino: «Le Next Gen hanno superato aspettative di cinque anni fa. In caso di nuova assegnazione, dovremo ragionale se Milano sarà la sede più adatta perché due tornei così vicini nella stessa settimana sarebbe un’invasione del Nord».
Sala dice sì
«Milano garantisce la piena disponibilità, siamo pronti per crescere ulteriormente, ci sentiamo pronti per un altro salto. Già la Next Gen è un evento straordinario e siamo molto soddisfatti». Anche il sindaco Beppe Sala apre le porte ad ospitare un grande torneo internazionale di tennis nel capoluogo lombardo, rispondendo così a Binaghi.
«Milano è pronta»
«La nostra è un’ospitalità interessata – rimarca Sala durante la presentazione delle Intesa Sanpaolo Next Gen Atp Finals di Milano -, abbiamo percepito il tennis centrale nell’interesse dei praticanti, dei tifosi e dei media. A Milano non manca nulla a parte il mare, spero di poter continuare a dimostrare che siamo una città rapida nel prendere decisioni. Noi siamo pronti e con il pragmatismo ambrosiano che ci contraddistingue».
