Battere per due volte nel giro di appena dieci giorni chi, finora, aveva perso una sola gara in tutta la stagione fa sicuramente notizia. Se a questo si aggiungere che l’avversario in questione è la Sir Safety Perugia, vero schiacciasassi finora sia in campionato, sia in Europa, allora si comprende ancora di più l’importanza di quanto fatto finora dall’Allianz Powervolley Milano.
Che, domenica, è riuscita a fare propria gara-4 dei quarti di finale dei playoff Scudetto di Superlega e sconfiggere nuovamente Perugia, formazione che fino a prima di affrontare i ragazzi di coach Roberto Piazza aveva perso una sola gara in stagione, la finale di Coppa Italia contro Piacenza.
Powervolley Milano, è già un’impresa
Portare Perugia a gara-5, per quanto visto finora, ha del miracoloso: «Abbiamo le nostre possibilità, sapendo che ci siamo costruiti un’occasione da soli». Le parole sono di Matteo Piano, capitano dell’Allianz Powervolley Milano, 32 anni, da ormai sei stagioni con la maglia dei meneghini addosso.
Uno che ha vissuto la rinascita della squadra e che, da capitano, ha alzato al cielo anche l’unico trofeo finora vinto dal club, quella Challenge Cup conquistata nel 2021: «É stata una bella occasione aver giocato questa partita e un bel premio averla vinta – le sue parole, che fanno riferimento alla già citata gara-4 di domenica sera, quando all’Allianz Cloud di piazza Stuparich sono arrivati ben 4.696 spettatori per spingere Milano –: Perugia ha fatto vedere veramente una bella pallavolo come l’abbiamo fatta vedere noi, una bella partita da vivere da ogni punto di vista».
Powervolley Milano, una chance unica
Altalena di emozioni domenica, con la banda di coach Piazza capace di imporsi al tie break dopo essere stata prima avanti (vittoria per 25-15 al primo set) e poi avendo subito la rimonta di Perugia (19-25 e 19-25) e aver chiuso successivamente aggiudicandosi il quarto parziale (28-26) e il tiebreak (15-13). E rimandando la serie alla decisiva gara-5 che si giocherà nel weekend di Pasqua (ancora da decidere se domenica 9 o lunedì 10 aprile).
Ma gara-5 sarà una chance unica anche per scrivere un pezzo di storia e staccare per la prima volta il pass per le semifinali, con la consapevolezza che ci si gioca tutto o niente: accedere al turno successivo darebbe la possibilità di andare in finale in caso di vittoria (e disputare l’anno prossimo la Champions League) o giocarsi la finale per il terzo posto (che consentirebbe l’accesso alla Champions League o alla Coppa Cev in caso di nuovo ko). Uscire ai quarti di finale, invece, lascerebbe la società con il cerino in mano e tante pacche sulle spalle: «Penso che la vita sia bella per il suo equilibrio – conclude Matteo Piano – e penso che sia bello avere anche un po’ di pressione: sapere di avere un’opportunità ci rende orgogliosi di quello che facciamo tutti i giorni».