Riccardo Moraschini, operazione Valencia: «Dobbiamo tornare a vincere in casa»

riccardo moraschini
riccardo moraschini

Dopo un periodo molto complesso in Eurolega dove i risultati sono venuti meno e gli infortuni hanno falcidiato il roster di Messina, Milano ospita domani il Valencia (palla a due alle 20.45, biglietti su vivaticket.it) con l’obiettivo di rialzare la testa e far vivere al pubblico del Forum una serata di festa. Riccardo Moraschini, al primo anno di Olimpia così come al primo di Eurolega, fa un primo bilancio di questi mesi: «È una competizione molto equilibrata, anche squadre forti come il Fenerbahçe fanno fatica, va molto a periodi», spiega a Mi-Tomorrow.

 

Come state vivendo il momento tra risultati negativi e infortuni?
«I risultati non ci stanno dando una mano, anche se perdere in casa con l’Efes e sul campo dell’Olympiacos ci sta. L’importante è restare positivi, concentrati, perché la stagione è lunghissima. L’obiettivo sono i playoff e siamo comunque ottavi, qualcosa di buono l’abbiamo fatto».

Quanto è stato impegnativo il salto da Brindisi a Milano e l’approccio con l’Eurolega?
«È una situazione diversa rispetto a ciò che ho vissuto in passato, sia per il ruolo che per il modo di giocare. Ci vuole tempo, perché arrivare a livello Eurolega implica doversi abituare a situazioni che non hai mai vissuto, sia di gioco che a livello tattico, è completamente diverso rispetto al campionato italiano. Sono passati 3-4 mesi, è un percorso individuale su cui farò i conti a fine anno».

Ci sono alti e bassi, insomma.
«Certamente. Adesso sto vivendo un momento positivo, ho ricominciato a giocare tranquillo e le ultime partite sono andate bene. Bisogna rimanere sul pezzo, lavorare duro, restare concentrati e pensare sempre alla partita che viene, perché giocando ogni 2-3 giorni non c’è possibilità di essere felici o tristi se una partita è andata bene o male».

Domani cosa serve contro Valencia?
«Serve tornare a vincere in casa. Abbiamo perso la scorsa settimana contro la Stella Rossa e dobbiamo rifarci. Valencia si è ripresa nell’ultimo periodo, sarà dura, ma servono due punti per restare nelle prime otto. Giocare in casa dev’essere una spinta in più, i tifosi ci stanno seguendo molto, vedo tanta partecipazione ed entusiasmo».

C’è anche tanta aspettativa.
«A Milano è così. È un anno zero, è arrivato un allenatore importante come Messina e tutti si aspettano qualcosa, all’interno e all’esterno della società. L’asticella è sempre alta. La squadra però sta buttando sempre in campo tutto, in vittorie e sconfitte. E i tifosi lo vedono. Chiaro che nei momenti di down si sentono voci, domande, ma la stagione è lunga e ci vuole pazienza».


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