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23. 04. 2024 10:45

Il Tennistavolo Aquile Azzurre Milano trionfa in Coppa Italia: «Una partita a scacchi correndo i 100 metri»

La società si prepara per nuovi obiettivi da raggiungere. Offredi: «Dal lockdown, una crescita senza fine»

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Il Tennistavolo Aquile Azzurre Milano, in rappresentanza della Lombardia, si è aggiudicato la Coppa Italia dei Comitati Regionali, manifestazione a squadre a cui partecipano tutte le formazioni che hanno vinto la fase regionale.

Tennistavolo Aquile Azzurre Milano, trionfo in Coppa

Le gare si sono svolte a Riccione, che dal 21 maggio al 4 giugno ha ospitato i campionati italiani e dove si sono presentate le squadre di 16 Regioni in gara per la Coppa Italia: le Aquile Azzurre hanno dovuto superare Valle D’Aosta, Piemonte, Umbria, Veneto e Marche prima di approdare alla finale, vinta contro la Toscana. La squadra di Milano è formata da 5 “migranti”: i tre pugliesi Alessandro Gala, Claudio Di Carlo e Francesco Leuci, il calabrese Vincenzo Meduri e il bergamasco Pier Offredi.

Quest’ultimo è anche il creatore della manifestazione “Milano città aperta al ping pong”, che ha portato migliaia di appassionati sui tavoli all’aperto realizzati dal Comune nell’ambito dell’urbanismo tattico. Grazie anche a questa iniziativa le Aquile Azzurre hanno attirato sui tavoli della loro palestra, quella dell’oratorio di Via Catone, ribattezzata PalaBovisa, con oltre 200 iscritti.

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La Bovisa vince la Coppa Italia, ma possiamo dire che in tutta Milano è ping pong mania?
«Il tennistavolo all’aperto, a Milano, è apparso durante il lockdown, quando sono stati installati molti tavoli da ping pong nelle piazze milanesi, che hanno attirato più di mille persone in due anni».

Quanti tavoli all’aperto ci sono a Milano?
«Sono una cinquantina e sono molto apprezzati, ci sono chat di quartiere usate per incontrarsi e fare dei mini tornei, ma stavamo pensando di creare una app che consentisse a chi non si conosce di incontrarsi per giocare insieme, perché il ping pong è un elemento di socializzazione molto forte».

Che numeri ha il movimento del tennistavolo in Italia?
«A Milano ci siamo noi e il Bonacossa, che è il centro federale. La nostra vittoria a livello nazionale, la prima volta per la Lombardia, ha avuto una bella eco e per la prossima stagione abbiamo ricevuto svariati riscontri di persone interessate all’attività agonistica. In Italia i tesserati sono 20.000, la Lombardia con oltre 3.000 ha il maggior numero di iscritti, ma la più forte è la Sicilia, che con il Messina ha vinto il campionato serie A».

Perché giocare a tennistavolo invece che a tennis?
«Perché è una partita a scacchi giocata correndo i 100 metri. Richiede rapidità e intelligenza, oltre ad una strategia che devi elaborare in maniera molto rapida, ma come dimostro io che ho 66 anni, è uno sport che si pratica fino a 90 anni anche a un buon livello. A fine mese ci saranno a Rimini i campionati europei master, con 3000 partecipanti dai 40 anni in su: il più anziano ha 90 anni, si chiama Italo Bolther, vive a Barbaiana di Lainate e se la gioca ancora».

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