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24. 04. 2024 10:56

Come si è evoluto il settore della logistica negli ultimi anni

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Nel corso degli ultimi anni, il settore della logistica ha conosciuto una notevole evoluzione che è stata strettamente correlata all’incremento e al miglioramento delle automazioni. L’introduzione dei magazzini semiautomatici e dei magazzini automatici, in particolare, ha consentito di velocizzare i processi e al tempo stesso di snellirli, ma ha avuto anche il pregio di ridurre i margini di errore: grazie ai software odierni, per esempio, non si rischia più di pensare di avere in giacenza in magazzino una quantità di scorte diversa da quella reale.

Come è cambiata la logistica di magazzino

In un sistema di scaffalature industriali è fondamentale prestare attenzione a due aspetti come flusso integrato e stoccaggio, decisivi nel garantire produttività e standard di sicurezza. Ecco, allora, che la diffusione dell’automazione contribuisce a una gestione più efficace della complessità del settore. Nel momento in cui nei processi logistici si è cominciato a integrare delle strutture robotizzate, che hanno favorito un’automazione sempre più elevata del sistema di magazzinaggio, è diventato più semplice gestire l’incremento delle referenze e l’aumento delle consegne in ingresso e in uscita.

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Le ottimizzazioni per la fase di picking

A livello di intralogistica, poi, il settore si è evoluto con le importanti ottimizzazioni per la fase di picking. Come noto, questa rappresenta l’attività più dispendiosa per un magazzino; in genere, i due terzi delle spese che si affrontano per gestire un magazzino hanno a che fare proprio con il picking. D’altra parte, un calo delle prestazioni del picking è deleterio, per i danni economici che innesca sia sul breve termine che sul lungo periodo, con una perdita di reputazione che si traduce anche in una perdita di clienti. L’ottimizzazione del picking è avvenuta, tra l’altro, intervenendo sull’attività di display: il processo di prelievo degli ordini è stato migliorato, per altro senza che ci fosse bisogno di investimenti economici troppo consistenti, a beneficio di una qualità migliore del lavoro. In termini pratici, sono stati ottimizzati sia lo spazio che la disposizione degli articoli (slotting e display), e questo ha permesso di ridurre le percorrenze e i tempi.

A cosa è servito migliorare il display di picking

Il miglioramento del display di picking che è avvenuto nel corso degli ultimi anni ha consentito anche di analizzare e di mappare lo storico delle attività logistiche, e questo ha fatto sì che venisse resa più efficiente la collocazione dei prodotti in magazzino. Gli articoli più movimentati devono, infatti, essere posti nella cosiddetta golden zone, vale a dire l’area più vicina alle zone di spedizione perché semplice da raggiungere. Se la dimensione del display di picking viene compressa, in magazzino ci si muove di meno; al tempo stesso, però, diventa necessario procedere a costanti attività di refilling per reintegrare la locazione.

Il ruolo dei software WMS

Altro elemento imprescindibile dell’evoluzione recente della logistica è rappresentato dai software WMS, una realtà in cui LCS Group è leader. WMS è l’acronimo di Warehouse Management System: questa sigla viene utilizzata per indicare quei software che servono a ottimizzare e a supportare la gestione del magazzino dal punto di vista operativo, con riferimento in particolare alla preparazione delle spedizioni e al controllo degli articoli in entrata. Con questi software non si ottimizzano solo il display di picking ma anche le logiche di routing, perché si può beneficiare di una gestione delle percorrenze e dei materiali più efficiente. Al tempo stesso, è anche la tracciabilità dei prodotti a essere migliorata, con l’aiuto dei numeri di matricola. L’inventario non è più necessario, perché già nel corso della consueta attività di magazzino si può accedere dinamicamente alle informazioni.

Operazioni più veloci

Il ricorso ai magazzini automatici che ha caratterizzato il settore della logistica negli ultimi tempi ha favorito molteplici vantaggi competitivi, per esempio in termini di rapidità e di accuratezza delle attività. È ovvio, infatti, che automatizzare serve a ridurre i tempi di stivaggio, di sollevamento e di traslazione, ma anche a limitare i danneggiamenti della merce. Il flusso diventa informatizzato, oltre che fisico, tanto per la logistica interna quanto per quella esterna. Ogni operazione è molto più sicura e meno esposta a rischi rispetto a quel che avveniva in passato in un magazzino tradizionale.

L’integrazione fra la logistica e le altre funzioni

Un ultimo elemento che merita di essere messo in evidenza, nell’analisi dell’evoluzione della logistica, è quello che riguarda la crescente integrazione del magazzinaggio con le altre funzioni indispensabili in azienda. Per esempio, una pianificazione dei prelievi strategica è possibile grazie alla tracciabilità delle merci, e più in generale la gestione evoluta del magazzino è figlia del preciso monitoraggio dello stoccaggio. L’impiego di trasloelevatori e scaffalature verticali, poi, permette di stivare maggiori quantità di merce in spazi più piccoli, per uno sfruttamento intensivo dei volumi e delle superfici che di sicuro fa la differenza.

 

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