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29. 03. 2024 10:16

Il ritorno alla “normalità” non giova alla qualità dell’aria di Milano: “Riportiamo la gente sui mezzi”

Il ritorno dei grandi eventi ha segnato anche una ripresa imponente del traffico in città. Se da un lato si torna alla normalità, dall'altro la qualità dell'aria di Milano è destinata a deteriorare

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Se dovessimo parlare in termini automobilistici potremmo dire che il capoluogo meneghino ha effettivamente riacceso i motori. Lo dimostrano i tanti eventi che da inizio settembre stanno caratterizzando la città: dal Salone del Mobile alla Fashion Week.

A sottolineare questo ritorno alla normalità ci pensa però anche l’Amat, la società di Palazzo Marino che monitora la mobilità e l’ambiente. Secondo gli ultimi dati rilasciati l’indice di congestione del traffico è tornato su livelli superiori del 20% rispetto all’epoca pre-Covid influendo così anche in maniera negativa sulla qualità dell’aria di Milano.

Qualità dell’aria di Milano, troppo traffico e mezzi pubblici ancora non a pieno regime

L’analisi dell’Amat mostra chiaramente come il traffico in città sia iniziato a crescere con il ritorno degli eventi. Non a caso il primo incremento si è registrato proprio il 6 settembre, data in cui ha aperto le porte il Salone del Mobile.

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Se all’inizio la crescita del livello di traffico era contenuta, attestandosi su un moderato 7%, giorno dopo giorno è cresciuta raggiungendo addirittura il picco del 43% rispetto all’epoca pre-Covid. Risultato finale: nel giro di due mesi la congestione del traffico nel capoluogo meneghino è cresciuta in media del 20% rispetto al periodo pre pandemia. Se da un lato la ripresa della mobilità rappresenta un segnale positivo dal punto di vista economico, dall’altro è necessario fare i conti con un inesorabile peggioramento della qualità dell’aria di Milano.

“La ripresa di Milano ed è una notizia positiva – ha affermato la neo assessora alla Mobilità, Arianna Censi -, tuttavia dobbiamo fare in modo che questo avvenga in modo sempre più sostenibile, riportando il maggior numero di persone a usare il trasporto pubblico e favorendo gli spostamenti il bicicletta o con i mezzi alternativi all’auto”.

Come sta il trasporto pubblico?

La prospettiva di Arianna Censi per migliorare la qualità dell’aria di Milano è però al momento ancora lontana dall’essere realizzata. I milanesi, complice anche la ripresa del lavoro in presenza, continuano a preferire gli spostamenti in macchina. Sulla scelta del veicolo privato incidono diversi fattori, tra cui anche il timore di frequentare luoghi troppo affollati come le metropolitane.

La preferenza dell’auto si rispecchia anche nell’incremento degli ingressi in Area C, i quali hanno sfiorato i 170mila passaggi in un solo giorno, un dato che non si registrava da anni. Dal canto loro i mezzi pubblici viaggiano ancora con una capienza ridotta all’80%. In confronto all’epoca pre-Covid l’utilizzo di tram, pullman e metropolitane si è ridotto del 35-40%.

Piccola nota positiva per la qualità dell’aria di Milano è l’aumento dello sharing di bici e soprattutto monopattini. Il noleggio dei mezzi elettrici, continuamente al centro delle polemiche, ha fatto un balzo in avanti  nel solo mese di settembre addirittura del 1000%.

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