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25. 04. 2024 19:32

Il più grande spettacolo è il weekend di Eicma: pubblico, motolive e voglia di due ruote

Dopo i giorni di preview, Eicma entra nel vivo con il momento più atteso

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È tutto pronto per il grande weekend dell’Eicma, l’Esposizione internazionale delle due ruote giunta quest’anno alla sua settantanovesima edizione. Dopo i primi due giorni riservati alla stampa e agli operatori del settore, da giovedì 10 novembre la Fiera Milano-Rho è aperta a tutti, anche se ovviamente saranno domani e domenica i due giorni di maggiore afflusso, senza più limitazioni dovute alla pandemia da Covid-19. Dalle 9.30 alle 18.30 centinaia di migliaia di persone si riserveranno nel quartiere espositvo inaugurato nel 2005 che ogni anno diventa la capitale mondiale delle moto e non solo. Il biglietto d’ingresso costa 23 euro (19 se acquistato in prevendita, 12 per i bambini dai 4 ai 13 anni) e apre le porte ad un mondo ricco di emozioni, sorprese e novità.

Eicma, il grande evento

Parliamo, tanto per dare qualche numero, di più di 1.300 marchi provenienti da tutto il mondo: sono ben 53 i Paesi rappresentati, con il 58% degli espositori che proviene quindi dall’estero. Il nostro Paese, ancora in festa per il titolo mondiale della MotoGP, conquistato da Pecco Bagnaia su Ducati (50 anni dopo l’ultima impresa tutta tricolore, firmata da Giacomo Agostini su Mv Agusta), è comunque presente eccome nei sei padiglioni di Eicma, uno in più rispetto al 2021. Non un dettaglio, che fa capire più di ogni altro numero quanto siano numerosi e importanti i ritorni tra le aziende ma anche le nuove presenze.

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Basta pensare che quest’anno oltre il 20% degli espositori ha scelto di mettere in mostra per la prima volta il frutto di propri investimenti in Eicma, per la gioia del suo presidente, Pietro Meda: «Questa fiera si riconferma un appuntamento internazionale unico e imprescindibile per l’industria della mobilità su due ruote, il luogo dove non si può mancare. Sono il gradimento del pubblico e la partecipazione stessa delle aziende così significativa e importante, come anche il sostegno convinto dei nostri partner, a consegnare a questa Edizione un significato di compattezza, che rappresenta anche una prova di forza di tutto il settore».

Questo è l’effetto Eicma: «È un evento espositivo teso al futuro in grado di coinvolgere ed entusiasmare il pubblico, di generare attrattività, visibilità e concrete opportunità di business, di contaminare la città e creare indotti significativi per il territorio lombardo». Soddisfatto anche l’ad Paolo Magri, nonché presidente di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo e Motocliclo Accessori): «Questa edizione arriva in un momento molto particolare per il comparto, all’interno del quale convivono nuove sfide globali, opportunità e incertezze. Tuttavia, il desiderio di due ruote in Italia si dimostra ancora molto forte, anche se condizionato dalla congiuntura e dai residuali problemi di approvvigionamento. Eicma, che conferma oggi il suo primato mondiale, ci permette di fare leva sul suo valore istituzionale intrinseco per rilanciare la domanda, accendere un riflettore sulla rilevanza dell’industria italiana, portare avanti l’attività di advocacy e di rappresentanza di Ancma e tracciare una direzione comune per affrontare attivamente i cambiamenti».

Eicma 2022, quante novità

Ma agli appassionati questi discorsi interessano fino a un certo punto: quello che vogliono vedere sono le moto e chi le accompagna: gli stand di Honda, Yamaha e Suzuki, tanto per citare gli immancabili grandi brand giapponesi, come sempre saranno presi d’assalto, ma i riflettori saranno puntati anche sulla Ducati, che mette in mostra in anteprima la Scrambler 2023, che punta su tecnologia ed elettronica, oltre alla nuova Diavel V4, che adotta il motore Gran Turismo della Multistrada, ma anche alla Panigale V4 R, che tocca i 240 Cv di potenza massima. Ce n’è per tutti i gusti, insomma, in un weekend a due ruote meneghino in cui il presente e il futuro del settore si metteranno in mostra in quello che resta ancora l’evento espositivo più rilevante e longevo per l’industria della mobilità motociclista e ciclista mondiale.

Eicma, il nostro commento: altro che “cinesate”, è ora di evolversi e aprire gli occhi

di Luca Talotta

La si può leggere come si vuole, ma la costante degli ultimi anni del mondo auto e moto arieggia anche sull’edizione 2022 di Eicma: a tenere banco sono sempre loro, i produttori cinesi. Non ce ne vogliamo Ducati, Aprilia, Vespa, la Lambretta e tutti gli altri grandi esponenti del made in Italy. E non se la prendano nemmeno Honda, Suzuki, Kawasaki e la giapponesità (passatemi il termine) sinonimo di qualità estrema delle due ruote: no, ancora una volta la curiosità massima sarà per loro, le nuove aziende cinesi. Che quest’anno ad Eicma hanno monopolizzato in massa i padiglioni, nonostante molti li vedano sempre solo e semplicemente come un nemico che inesorabilmente mangia fette di mercato; per altri, invece, il loro approdo migliora il settore, con nuove tecnologie e concept.

Probabilmente, come spesso accade in questi casi e come insegnano gli antichi saggi, la verità sta nel mezzo. Per ora non possiamo che goderci questo panorama cinese nel mezzo della tradizione secolare italiana e giapponese, con la consapevolezza che nei prossimi anni la concorrenza sarà davvero agguerrita. D’altronde un brand come Niu l’ha insegnato: arrivare con un nome sconosciuto e diverso (spesso buffo) non necessariamente significa avere i bastoni tra le ruote a priori, anzi. La casa cinese, ad oggi, è leader in Italia nella vendita di scooter elettrici, un motivo ci sarà. E quindi proviamo a dargli una chance; è finita l’epoca in cui la “cinesata” aveva l’accezione di prodotto a basso costo e di pessima qualità.

No, se ancora ragionate così sappiate che vivete in un’epoca diversa dalla nostra, come il sognatore Owen Wilson in Midnight in Paris. Bello e affascinante come contesto, certo (chi non vorrebbe sorseggiare vino in un bar di Parigi con Ernest Hemingway?), ma il mondo oggi corre. E quindi bisogna familiarizzare con i vari CFMoto, Zeeho, Voge, Horwin, Felo (già main sponsor del team Gresini Racing nel mondiale MotoE, non proprio l’ultima ruota del carro), Yadea e appunto Niu. Di certo non è la prima volta che si mettono in bella mostra nella fiera internazionale del ciclo e del motociclo, ma sono passati ormai i tempi quando, nel 2018, ci si meravigliava per il padiglione interamente posseduto da prodotti di Taiwan. E, ribadisco, spiace per chi li considera ancora degli antagonisti, perché la verità è che tutto sembrano fuorché outsider improvvisati. L’ultima parola, come sempre, spetterà al mercato, che però ha già dimostrato di apprezzare questi prodotti.

Eicma, il caso: parterre ricco, ma i forfait pesano

Tanti sorrisi, ma anche qualche lacrimuccia. A differenza dell’edizione 2021, infatti, quest’anno Eicma è sì ancora più ricco di aziende partecipanti, ma dall’altra deve registrare anche qualche grosso forfait. Praticamente tutto il mondo moto e scooter è presente, a tal punto che facciamo prima a contare gli assenti. Ma si tratta di assenze importanti: oltre a BMW, la cui politica post Covid è quella di presidiare soltanto quegli eventi, come fiere e affini, che hanno un impatto nazionale come Intermot o Motor Bike Expo e solo attraverso le filiali nazionali, non è presente nemmeno KTM: l’azienda non si è pronunciata ma non è da escludere un suo possibile ritorno nelle prossime edizioni della manifestazione, staremo a vedere. Assente anche Harley-Davidson, una mancanza che priverà Eicma di molti affezionati della marca americana. Assente, nonostante la sua presenza fosse prevista alla vigilia, anche MV Agusta. Il parterre è comunque decisamente ricco. LT

Eicma, il clou: che attesa per MotoLive

Ad Eicma le moto non rimangono solo ferme negli stand: anche quest’anno il weekend in Fiera sarà caratterizzato da MotoLive, il contenitore racing più spettacolare, atteso e adrenalinico che anima l’area esterna dell’Esposizione internazionale delle due ruote. Per il diciassettesimo anno, fenomenali run di freestyle motocross e trial acrobatico permetteranno agli appassionati di vedere all’opera i piloti nazionali e internazionali delle più prestigiose discipline off-road. Il palinsesto è ricchissimo e dalla prima mattina fino al tardo pomeriggio ci sarà spazio per gare di ogni tipo, comprese quelle di buggy backflip. Sabato dalle 12.25 uno dei momenti più attesi sarà quello Aprilia con i piloti MotoGp protagonisti. Non resta che mettersi comodi sulle tribune e godersi quella che è molto più di un’appendice di Eicma, un’occasione unica per il pubblico di assistere a vere e propri competizioni oltre a lasciarsi entusiasmare da show, musica e spettacoli di intrattenimento adatti a tutti.

Eicma, i numeri

79
La prima Esposizione internazionale ciclistica in Italia data 1895. È del 1897 la prima Esposizione ciclo-moto-automobilistica, mentre dopo la Prima Guerra Mondiale l’evento, che tra il 1957 e il 1998 si è svolto a cadenza biennale, riprende nel 1920. Quella di quest’anno è l’edizione numero 79

1.300
Fino a domenica a Rho-Fiera centinaia di migliaia di appassionati si troveranno di fronte oltre 1.300 marchi ad attenderli. E quest’anno in totale saranno occupati sei padiglioni del quartiere espositivo, uno in più rispetto allo scorso anno, a riprova della crescente curiosità del settore

45
Le nuove presenze di quest’anno ad Eicma coprono oltre il 20% degli espositori totali, ma a tenere banco sono soprattutto le presenze straniere, il 59% del totale. Sono ben 45, infatti, i Paesi rappresentati quest’anno all’Esposizione del ciclo e del motociclo

8
Eicma non è solo moto e motociclo. Otto i settori espositivi previsti: abbigliamento ed equipaggiamento per il motociclista, assicurazioni, associazioni ed enti, caschi, editoria specializzata, parti staccate ed accessori, servizi e, ovviamente, veicoli (moto, scooter, motocarri, monopattini e biciclette)

20121
Eicma, sulla base del buon risultato raggiunto nelle precedenti edizioni del 2019 e 2021 (nel 2020 la manifestazione non ha avuto luogo per via del Covid) ha ottenuto la certificazione ISO 20121, lo standard internazionale per la gestione sostenibile degli eventi, grazie al suo impegno verso la sostenibilità

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