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25. 04. 2024 16:28

Jack Savoretti agli Arcimboldi: «Nel 2023 il mio primo album tutto in italiano»

Lunedì agli Arcimboldi c'è Jack Savoretti: «Nel 2023 arriverà il mio primo album in italiano»

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Farà tappa lunedì al Teatro degli Arcimboldi l’ultimo tour di Jack Savoretti, Europiana Live. Qui verranno presentati i brani dell’omonimo album Europiana, al primo posto nelle classifiche UK all’esordio. Per il cantautore italo-inglese sarà un anno ricco di nuova musica, a partire da un album in italiano, come ci anticipa.

Jack Savoretti arriva agli Arcimboldi

Jack Savoretti, in Europiana mescoli vintage e moderno. Come sei riuscito a creare questo sound?
«Quando ho voluto fare un album dedicato alla musica europea, ho pensato di non cadere nel rischio di non farlo bene, quindi ho chiamato solo musicisti contemporanei. Volevo che la gente fosse malinconica di qualcosa che ancora non esiste».

Come lo presenterai agli Arcimboldi?
«Con uno show super, creato sull’atmosfera dell’album e sulla musica europea degli ultimi sessant’anni. Sarà la mia prima vera esperienza nei teatri, prima mi ci ero cimentato solo in acustico. Sono molto curioso».

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Nel repack dell’album hai dato la tua personale interpretazione di Io che non vivo senza te. Come mai questa scelta?
«Qui canto per la prima volta interamente in italiano. Ho scelto questo capolavoro di Pino Donaggio perché era la canzone preferita di mio nonno e di mio padre. Era una bella opportunità per far notare – ed è una mia battaglia personale – quanto sia valido il connubio tra la musica anglosassone e quella mediterranea».

E non sarà la tua ultima esperienza con la musica italiana.
«Ѐ un momento della mia vita in cui sto ritrovando un’Italia tutta mia. Per questo sto scrivendo un album in italiano, con qualche inserto in inglese. Saranno tutti inediti che usciranno il prossimo anno. Ma non è facile».

Perché?
«Cantare in italiano mi è sempre piaciuto, in passato ho portato in tour anche brani di Tenco e Battisti. Però scrivere in italiano mi ha sempre spaventato, perché è facile farlo in maniera mediocre se non hai una buona padronanza della lingua. Oggi, però, sono riuscito a trovare la squadra giusta, tutta italiana, per fare qualcosa all’altezza. Sarà internazionale, dato che uscirà in tutto il mondo. Abbiamo iniziato a registrare in primi pezzi qui a Milano».

Com’è cambiata la percezione della musica italiana all’esterno?
«Con i Måneskin, ad esempio, si è fatto qualcosa di importante per l’industria italiana, ma non per la musica italiana: con un nome scandinavo e canzoni in inglese non è questa la mia idea di italianità all’estero, però hanno fatto gavetta ed hanno ridato nuovo lustro alla musica italiana, prigioniera per troppi anni dei reality e dei talent show».

Lunedì alle 21.00
Teatro degli Arcimboldi
Viale dell’Innovazione, 20
Biglietti: da 34,50 euro su ticketone.it

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