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23. 04. 2024 14:39

Natale da single? I consigli dello chef Lorenzo Cogo

Ma chi lo ha detto che stare soli, significa essere soli? Ecco una pagina dedicata a chi nella sua solitudine si trova benissimo, anche a Natale

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Arriva il periodo delle feste e con lui le classiche domande per i single: “ma come mai non ti trovi un compagn*?” oppure “Che tristezza, Natale da sol*. Ma fidanzarsi no?”. E allora, invece che inventarsi un fidanzato immaginario, come succede alla protagonista di “Natale con uno sconosciuto”, serie cult di Netflix, si può anche ammettere che nella nostra solitudine si sta un gran bene.  Ovvio, l’occhio è sempre attento e vigile, ma senza ansia da prestazione. Per questo vi proponiamo locali ed iniziative che aiutano la socialità. Lorenzo Cogo, ad esempio.

Uno chef che ha messo al centro della sua nuova esperienza gourmet la convivialità. Il format che ha pensato si chiama Lorenzo Cogo Social Club e il claim è «Benvenuti a casa». D’altronde, complici il cibo e la buona compagnia, davanti a un buon piatto possono succedere cose meravigliose.

Lorenzo Cogo, consigli per un Natale da single e non solo

Quale magia accade quando ci si trova seduti a cena allo stesso tavolo?
«Innanzitutto credo che il luogo debba avere un’energia positiva capace di metterti a tuo agio. Non ti è mai capitato di entrare in un luogo e sentire subito che lì proprio non ci volevi stare?».

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In effetti…
«Ecco, per me sono importanti l’illuminazione, l’allestimento della tavola, i posti e il numero di persone. Non devono essere troppe, perché non si creerebbero le condizioni giuste per socializzare e anche l’attenzione alla cucina verrebbe meno. Tante parole, ma poca attenzione a quello che viene servito, che può essere invece un elemento di discussione e vicinanza».

A tal proposito tu hai creato il Lorenzo Cogo social club (in provincia di Vicenza), che mette al centro convivialità e condivisione.
«Sì, è un concept a cui ho pensato per molto tempo. Il Social Club non è un ristorante, è come fosse casa mia. Lo apro solo su prenotazione per gruppi di persone. Un angolo di felicità e di espressione per chi vuole stare con Lorenzo Cogo persona, non con lo chef».

menu per single

Un cambio di rotta importante e coraggioso.
«Volevo vivere l’alta ristorazione in modo totalmente differente. Io vengo dalla trattoria e so i pro e i contro: sarebbe bello fare una cucina un po’ più personale in modo contemporaneo. Il cibo è fondamentale, ma al centro dell’attenzione voglio mettere la persona».

Per questo hai deciso di chiudere El Coq?
«Sì, perché stavo sacrificando tutta la vita togliendo tempo prezioso a me e alla mia famiglia. Allora ho pensato: tanto vale che faccia quello che amo, ma in un contesto che mi appartiene. Il Social Club è nato perché ero alla mia ricerca della felicità. Voglio tenere un angolo della mia passione che riesca ad esprimermi».

Milano si dice sia la città dei single. Non hai mai pensato di aprire un Social Club a Milano?
«Sarebbe una bella idea. Mi piacerebbe riuscire a fare incontrare persone che non si conoscono. Sai, in provincia non è così facile, da me prenotano gruppi di amici. Ma a Milano si potrebbe osare un po’ di più. Quello che voglio fare io è unire gli opposti: l’informalità della trattoria e la personalità nel ristorante gastronomico».

Ci sono dei piatti che secondo te aiutano la condivisione a tavola?
«Attorno al piatto si discute, c’è un racconto dietro, ci sono storie che nascono. Io penso che l’utilizzo del fuoco sia sempre un segnale di convivialità. Io sono un amante della brace e il fuoco per me ha la magia di unire le persone. Penso sia proprio l’ingrediente più conviviale che esista. Per esempio al Social Club ho proposto i marshmallow arrostiti al tavolo, un modo per rendere la cucina interattiva, divertente, un gioco».

Ci consigli un piatto che un single può cucinare in maniera veloce, senza però rinunciare al gusto?
«Spesso i single non hanno tempo e non hanno voglia di cucinare solo per loro. Hanno però la consapevolezza di voler mangiare qualcosa che faccia bene. A tal proposito ho un nuovo progetto, ve ne parlerò presto. Se devo però consigliare un piatto da cucinare veloce, proporrei l’uovo, magari all’occhio di bue con una bella grattugiata di formaggio e una fetta di pane».

E per una cena di un single… “in compagnia”?
«Io comprerei del pesce e lo farei al forno con patate o verdure. È qualcosa di conviviale, vivi il prodotto in due, lo porzioni, prendi un po’ tu, un po’ io.

Convivialità allo stato puro…
«C’è la generosità data dal gesto di condividere qualcosa. Poi il pesce è anche molto leggero, quindi perfetto per affrontare con energia il post serata».

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