Le Vibrazioni, ventennale al Forum: «La nostra maratona rock’n’roll»

Le Vibrazioni
Le Vibrazioni

Era il 1999 quando Francesco Sarcina, Stefano Verderi, Marco Castellani e Alessandro Deidda danno vita a Le Vibrazioni, band rivelazione nel 2003 grazie all’ormai iconico brano Dedicato a te. Venti anni dopo – con oltre 26 singoli in classifica, 5 album all’attivo ed un’attesa reunion nel 2017 – la band milanese salirà per la prima volta in carriera sul palco del Forum di Assago per una grande festa di musica, rock e tanti ospiti, tra cui Piero Pelù, Ministri, Samuel, Enrico Nigiotti, Dear Jack e Pierdavide Carone.

Francesco, come vi siete avvicinati a questo grande evento?
«Abbiamo passato una lunga fase di preparazione in preda a settimane di lavoro intenso. Si tratta di un’autoproduzione e non ti nascondo un certo livello di tensione».

Dovuto all’idea di un Forum tutto vostro?
«Ci sono già alcuni giovanissimi della musica italiana che riempiono questa location, per noi sicuramente è un grande prova. Ci arriviamo con qualche barba bianca in più, ma molto emozionati».

Emozione tutta da “giocare in casa”?
«Da milanesi, l’ansia nasce proprio dall’idea di affrontare questa nostra “prima” ad Assago con alle spalle vent’anni di carriera e più di duemila concerti. Festeggiare qui comporta una emozione ancora più grande».

Stefano, con il video di Cambia tornate sul Naviglio di Dedicato a te. Si tratta di una chiusura di un cerchio o di un nuovo punto di partenza?
«Sedici anni dopo il nostro primo grande successo, ci siamo sentiti di ripartire dagli stessi luoghi come sintomo di un nuovo punto di partenza, e poi i Navigli ci ha portato una discreta fortuna».

Marco, quanta Milano fa parte della vostra vita?
«Questa città è parte fondamentale del nostro passato e del nostro presente. Qui abbiamo condiviso la nostra gavetta e poi abbiamo vissuto il suo cambiamento, la sua evoluzione, ma non disdegniamo la parte più caratteristica ed antica della città come le sue vie meno conosciute».

Francesco, cosa non è mai cambiato in voi?
«Non abbiamo perso quell’elemento “selvaggio” tipico nei nostri inizi: siamo ancorati al nostro ingrediente principale, la musica vissuta in primo piano senza fronzoli. Oggi il pubblico è spesso abituato ad assistere a concerti in cui si perde l’essenzialità, distratti da scenografie sempre più costruite».

Per questo il vostro sarà un “vero” concerto?
«Con più di due ore di spettacolo e trenta brani in scaletta, ci sarà sicuramente da divertirsi. Ci piace pensarla come una maratona rock’n’roll».

Sarà una festa con tanti ospiti sul palco.
«La scelta nasce essenzialmente dal rock: questo genere dona la possibilità di spaziare su altro senza mai perdere la sua natura. Rock è mischiare diversi ingredienti, come una vera attitudine di ribellione alla vita».

Desta molta curiosità la presenza di Achille Lauro…
«Con lui faremo una versione di Rolls Royce assolutamente inedita, con un arrangiamento molto particolare. Molti fan, però, si sono dimostrati contrari alla sua presenza. Nella mia vita ho sempre lottato contro le “etichette” e contro le “barriere” e se ho scelto di condividere il palco con lui è perché semplicemente mi piace».

Rappresenta un vero fenomeno spartiacque?
«Trovo queste polemiche molto puerili, sintomo di una forma di razzismo. Pur appartenendo ad un mondo molto lontano dal nostro, sul palco di Sanremo ha portato un riff rock’n’roll diverso dal suo genere e se un ventenne si presenta così vuol dire che qualcosa sta cambiando a livello generazionale».

Le Vibrazioni, vent’anni dopo: come vi descrivete?
«Con i piedi ben piantati a terra, con la consapevolezza che nonostante siano passati tanti anni non perderemo mai quella intraprendenza dei nostri vent’anni. “Le Vibrazioni 3.0” sono più vive che mai e lo dimostreremo».

Martedì alle 21.00
Mediolanum Forum
Via G. Di Vittorio 6, Assago (Mi)
Biglietti: da 28,75 euro su ticketone.it

mitomorrow.it

 

foto Chiara Mirelli