Il racconto di amori velenosi è il tema dell’ultimo singolo Meduse dei Moscova.
I Moscova si raccontano a MI- Tomorrow: «Viviamo tutti in zona Navigli, anche se siamo un po’ vagabondi»
Di cosa parla il vostro ultimo singolo Meduse e quale parte di voi racconta?
«Parla di amori velenosi, che talvolta ti mandano ko senza che te ne renda conto. Racconta parte del vissuto più fragile di tutti e tre, abbiamo tutti avuto relazioni, sia amorose che amicali, tossiche, in cui ci siamo un po’ persi, quasi asfissiati dal correre degli eventi».
Quale voce milanese avete di riferimento nella vostra scrittura e perché?
«I Canova sono il nostro riferimento milanese, ma amiamo anche Calcutta, Giorgio Poi, Frah Quintale».
In quale quartiere di Milano vivete e in che modo ha influito sulla vostra formazione artistica di questi anni?
«Viviamo tutti in zona Navigli, anche se siamo un po’ vagabondi, ci spostiamo spesso tra Pavia e Bovisio Masciago. Ma ci chiamiamo Moscova perché ci piaceva, non ha un senso letterario, ci ricordava un po’ la citazione di Calcutta di Milano Dateo, e allora abbiamo optato per quel nome li».
