Musica, sport e divertimento. Non cambiano gli ingredienti di Party Like a Deejay, la festa – con biglietto gratuito da richiedere su ticketone.it – di Radio Deejay in programma domani e domenica. Sei le aree tematiche presenti al Parco Sempione (dalle 10.00 di domani): Speakers’ Corner, Sport, Giochi Senza Wi-Fi, Family&Kids, Casa Deejay e Ricordi stampati.
Due, invece, gli eventi all’Arco della Pace: sabato dj set (dalle 18.00) firmati Mace, Zef e Marz e Bassi Maestro; domenica (dalle 15.00) la serata evento con Annalisa, Ariete, Articolo 31, Blanco, Boro Boro, Bresh, Clara, Coma_cose, Elodie, Fedez, Francesca Michielin, Gaia, gIANMARIA, Lazza, Madame, Mr. Rain, Oriana Sabatini, Paola & Chiara, Pinguini Tattici Nucleari, Rhove, Rondodasosa, Rosa Chemical, Sangiovanni, Tananai, Tommaso Paradiso e Wayne.
Parco Sempione e Arco della Pace con Party Like a Deejay saranno il quartiere generale della radio capitanata da Linus
Linus, formula che vince non si cambia.
«Ѐ ciò che rende speciale il nostro party e fidelizza il pubblico. Si parte con la convivialità, grazie agli Speakers’ Corner al Castello Sforzesco, gli incontri con i protagonisti dei programmi più amati della radio, insieme a tanta musica. Domani la festa finirà presto, lo assicuriamo».
Per la finale di Champions League.
«Abbiamo dovuto rivedere il programma una volta compreso che una delle due milanesi sarebbe andata in finale. Nicola Savino, noto tifoso interista, me lo aveva detto di non scegliere questo weekend (ride, ndr.)».
Mentre domenica ci sarà la vostra di finale.
«Approdiamo all’Arco della Pace dopo l’esperienza all’Arena Civica: dalle 17.00 ci saranno tutti gli artisti ospiti, mentre sul tardi ci sarà il mio dj set, quello di Nicola Savino e di Dj Duappo, mio figlio, che sta muovendo i primi passi alla consolle. Albertino curerà il finale».
Perché quest’anno il concerto sarà gratuito?
«Lo avremmo fatto anche lo scorso anno, ma stabilire un prezzo di ingresso – se pur simbolico – era l’unico modo per limitare le 15mila presenze di capienza massima dell’Arena».
Quindi, sarà di nuovo open air.
«Milano ha bisogno di riconsegnare la città ai suoi abitanti. La considero una delle urgenze che l’amministrazione dovrebbe tener conto: in questi sette anni di esplosione post-Expo Milano si è risollevata economicamente, ed è positivo aver visto arrivare tanti investitori dall’estero, ma i milanesi sembrano esser stati tagliati fuori da questo».
Per questo la scelta dell’Arco della Pace.
«Riprendere gli spazi di condivisione, specialmente quelli all’aperto, per chi vive qui è una buona occasione per dare un segnale importante alla città. Questo è il nostro terzo evento sul territorio, il primo all’Expo. E a ottobre torna la Deejay Ten, quest’anno hanno corso in ben 40mila».
Cosa differenzia il pubblico di Radio Deejay rispetto alla concorrenza?
«Quel senso di appartenenza che – in verità – è presente in tutte le radio, ma il nostro è dovuto anche a una grande esposizione personale di chi parla al pubblico».
Cioè?
«Chi ci ascolta conosce tutto di noi. La radio è un mezzo di comunicazione piuttosto intimo, la si accende quando si è soli solitamente. Questo essere presente clandestinamente in altri mezzi, come pc o smartphone, crea, fra noi e il pubblico, un rapporto empatico e la gente ha bisogno di questo».
