13.3 C
Milano
25. 04. 2024 17:46

Il primo EP di Deddy: «È un primo punto sulla mia evoluzione»

Parola di Dennis Rizzo, alias Deddy, in vetta alle classifiche con l'Ep Il cielo contromano

Più letti

Tra i protagonisti indiscussi della ventesima edizione di Amici c’è Deddy, talento classe 2002 di Settimo Torinese, ma di origini pugliesi. Un’avventura importante la sua nel programma di Canale 5, fino alla finale.

Come stai vivendo questo momento?
«Quando tocchi un sogno con mano non riesci a percepire realmente quello che sta succedendo, quindi c’è un sentimento di gioia mista alla grande incredulità».

Cosa ti rende orgoglioso de Il cielo contromano?
«La mia evoluzione, perché paragono queste tracce alle mie prime canzoni, noto la crescita e il miglioramento che c’è stato. Questa è la cosa più importante per me, al di là dei numeri e delle certificazioni».

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

A cosa si deve la scelta del titolo?
«Ho scelto questo titolo perché, fondamentalmente, anche il mio percorso ad Amici è stato controcorrente: all’inizio non ci credeva nessuno, nemmeno io. Piano piano ho trovato la forza per andare avanti, per continuare a credere in questo mio grande sogno».

Cosa ha migliorato la tua permanenza nella scuola?
«Credo di aver acquisito maggiore consapevolezza, di essere diventato più maturo. Oggi riesco ad esprimere meglio ciò che penso e quelle che sono le mie emozioni».

Questa è stata una delle finali più seguite della storia di Amici, com’era il vostro percepito all’interno del programma?
«Sinceramente? Davanti a noi c’era soltanto il pubblico in studio, non avevamo la percezione che oltre alle telecamere ci fossero milioni di spettatori. Quando sei lì, non ti rendi conto davvero di nulla».

Cosa pensi di aver imparato da questa esperienza?
«La costanza: è stata la lezione più importante che mi ha lasciato Amici. In questo Maria De Filippi è stata fondamentale: nei miei momenti di sconforto mi ha sempre aiutato a rialzarmi, ha fatto in modo che io non smettessi mai di credere in me stesso. Grazie a lei e a tutti i professionisti che ho conosciuto in questi mesi, sento di aver trovato finalmente una mia personalità artistica».

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...