Nuovo album per i Rockets: «Ritorno alla meraviglia»

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Verrà presentato domani, in anteprima assoluta al Mondadori Megastore di via Marghera, il nuovo album dei Rockets, Wonderland, in uscita venerdì 24 maggio nei negozi e digital store.

Anticipato dal singolo Kids from Mars, si tratta del dodicesimo lavoro in carriera per la band francese (capitanata dal tastierista Fabrice Quagliotti), all’apice del successo tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, grazie al successo dei brani elettronici Space Rock, Electric Delight e Galactica, brano che contribuì alla conquista del Telegatto come miglior gruppo straniero in Italia.

Com’è cambiato il panorama musicale dagli anni Ottanta ad oggi?
«Tanto, per fortuna. Bisogna evolversi per far spazio ai nuovi generi come la trap, ad esempio. Noi avevamo portato qualcosa di innovativo e di originale ai tempi».

Tornare oggi cosa significa?
«Portare ancora originalità, con lo stesso spirito e la stessa energia».

Era più facile avere successo trent’anni fa?
«Senza dubbio, per un gruppo che riusciva a sfondare era garantita una lunga carriera davanti a sé».

Oggi non è più così?
«Tutt’ora spopola una musica “di consumo” adatta ad un successo di due mesi al massimo. Oggi le possibilità di continuare sono relativamente poche».

Cosa consiglierebbe alle nuove generazioni?
«Con internet si può essere alla portata di tutti, ma bisognerebbe investire maggiori risorse sulle carriere degli artisti, come era solito fare prima».

A chi è dedicato Wonderland?
«Con questo concept-album parliamo ai grandi con il punto di vista dei bambini, il nostro futuro: quel Wonderland “pianeta delle meraviglie” rifugio di pensieri fantastici sempre più in pericolo per il sopraggiungere della crudele realtà. I brani sono per tutti i gusti, da David Bowie agli Imagine Dragons».

Milano rientra spesso nei suoi viaggi?
«Abitando attualmente a Como, mi reco spesso a Milano sia per diletto che per lavoro. Amo questa città, e da parigino la ritengo all’altezza delle metropoli europee. Non le manca nulla».

Anche in termini musicali?
«Certo. Ne sono prova i grandi concerti che ospita ogni anno. Milano porta avanti quelle iniziative e quei programmi vincenti che poi, di conseguenza, vengono seguiti dal resto delle città italiane. Una vera apripista».

Domani alle 18.30
Mondadori Megastore
Via Marghera 28, Milano
Ingresso libero


www.mitomorrow.it

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