La dura accusa arriva da Matteo Forte, capogruppo e capolista di Milano popolare, che lancia l’allarme: «Afghanistan? Attenzione, nelle moschee scelte dal Pd ora si fa il tifo per i talebani».
Afghanistan, le ripercussioni sulla città di Milano
Nel corso di un’intervista a Il Giornale, Matteo Forte non le manda a dire: «I fondatori del Caim, cioè i centri islamici milanesi, facevano il tifo per Jabhat al Nusra, e questi non erano solo i ribelli rispetto ad Assad, bombardavano i cristiani di Aleppo. Oggi i fondatori del Caim fanno il tifo per i talebani. Vogliamo coinvolgere queste realtà? È paradossale e pericoloso».
Cosa aspettarsi per la città di Milano
In questo quadro, cosa c’è da aspettarsi perla città di Milano? «Sarà inevitabile coinvolgere realtà con affinità culturali ed etniche con queste persone – precisa ancora Matteo Forte – il tema è: quali realtà sono state legittimate in passato? Milano rischia di commettere gli stessi gravi errori del passato, quando le realtà legate al Caim sono state coinvolte nell’accoglienza. Questo non deve accadere. Sala dovrebbe sgomberare il campo da tutte le ambiguità che hanno caratterizzato i rapporti fra la sua maggioranza e certi mondi islamisti».
Le moschee scelte dal PD
Secondo Matteo Forte, nelle moschee scelte da PD Si annidano sostenitori dei talebani: «Il centrodestra ha l’occasione giusta per smascherare il fatto che la Milano aperta sbandierata da Sala ha gravi profili di ambiguità, quando invece servirebbe il coraggio di prendere posizione su realtà inserite nel tessuto milanese. Le dichiarazioni di antifascismo restano retoriche se non si vede quel fascismo islamico».